Una tragedia sfiorata. Una ragazzina di soli 11 anni ieri, 20 aprile, si è sentita male all’uscita dalla sua scuola media a Vignola, in provincia di Modena, a causa di un malore che l’ha fatta accasciare a terra. Per fortuna la piccola è stata salvata grazie ad un defibrillatore in dotazione all’istituto, prontamente usato da chi l’ha soccorsa. Lo riporta Fanpage.it.
Tutto è avvenuto all’orario di fine delle lezioni, intorno alle 14. La ragazzina si trovava insieme ai compagni, con cui stava camminando per dirigersi verso l’uscita della scuola. A dare l’allarme proprio gli altri ragazzini e un genitore che si trovava sul posto.
Ad intervenire sono stati subito alcuni agenti della Polizia Locale che si trovava in zona. Un agente quindi ha praticato subito il massaggio cardiaco, coadiuvato poco dopo da una infermiera di passaggio. Infine l’intervento di un’ambulanza del 118 i cui operatori sono riusciti a rianimare l’undicenne utilizzando un defibrillatore al servizio della palestra della scuola che qualcuno ha subito portato fuori.
La minore stabilizzata è stata quindi trasportata d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale Sant’Orsola di Bologna, dove si trova ora ricoverata, anche se fortunatamente dichiarata fuori pericolo di vita. La sindaca di Vignola Emilia Muratori ha ringraziato tutte le persone che hanno contribuito a soccorrerla: “A nome della comunità vignolese esprimo un sentito ringraziamento e sincera gratitudine verso tutti coloro che, con un impeccabile impegno congiunto, sono intervenuti per soccorrere questa ragazzina colta da malore. Gli agenti di polizia locale, gli infermieri e il medico del 118, la dirigente e tutto il personale scolastico sono intervenuti con prontezza, competenza ed estremo sangue freddo, pur nella drammaticità della situazione. Facciamo gli auguri di pronta guarigione alla studentessa e siamo vicini alla sua famiglia in questo momento così delicato”.
Stavolta per fortuna non ci sono stati risvolti tragici in seguito ad un malore di un alunno. Purtroppo, si pensa proprio causa della mancanza del difibrillatore nella scuola, qualche settimana fa un ragazzino di 8 anni, Giovanni, ha perso la vita proprio in circostanze simili.
Sono cinque gli indagati per la sua morte. “Gli operatori della scuola dovranno invece chiarire i motivi del mancato utilizzo sul piccolo del defibrillatore di cui l’istituto dispone, ma che non è stato impiegato, non è chiaro se perché guasto o per mancanza di operatori che sapessero usarlo”, ha scritto Ansa.
La procura di Torre Annunziata ipotizza che il bambino poteva forse essere salvato e per accertare questo, scrivono le agenzie di stampa, ha iscritto nel registro degli indagati, con l’ipotesi di omicidio colposo, cinque persone.
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