Categorie: Politica scolastica

Si allarga il fronte dello sciopero: c’è anche USB

Mentre i maggiori sindacati del comparto scuola sembrano voler dare credito alla Ministra e al Governo anche dopo la scelta di dare il via alla fase di attuazione della legge 107, sul versante del sindacalismo di base l’opposizione è netta.

Già nel pomeriggio di sabato c’erano stati alcuni contatti fra Gilda, Cobas e Unicobas per decidere la mobilitazione del mondo della scuola.
Per la verità il coordinatore nazionale della Gilda ha anche precisato che prima di parlare di sciopero sarebbe però opportuno avere in mano i testi dei decreti approvati dal Governo, testo che, a tutt’oggi, sono ancora sconosciuti anche agli addetti ai lavori.

Per intanto, comunque, l’USB fa sapere di essere pronto a proclamare uno sciopero del comparto e definisce “assurda e irresponsabile”  la decisione del Consiglio dei Ministri di approvare e quasi tutti i decreti previsti dal comma 181 della legge 107.

E spiega: “Alcune delle deleghe prevedranno come annunciato anche da questo governo: l’eliminazione del sostegno didattico per molti alunni disabili, l’inserimento della valutazione del percorso di alternanza scuola-lavoro nell’esame di maturità, la destrutturazione della scuola dell’infanzia”.

 Le critiche si appuntano in particolare sulla riforma del sostegno: “Sappiamo tutti come il governo pensasse allo stravolgimento della figura del docente di sostegno: il progetto era trasformarlo in una figura meramente tecnica di tipo consulenziale che avrebbe coordinato il lavoro di colleghi curricolari sempre più soli in classi sovraffollate”.

Senza trascurare le questioni di metodo: “Ancora una volta tutto avviene senza alcun confronto con il mondo della scuola che con il suo NO ha contribuito in maniera determinante alla caduta del governo Renzi e che ha mostrato una totale disapprovazione della legge 107 che l’attuale esecutivo decide di portare a compimento senza alcuna trasparenza: le associazioni dei genitori degli studenti disabili, i sindacati, i lavoratori della scuola, i cittadini italiani non conoscono ad oggi nemmeno una riga dei testi di legge passati in Consiglio dei Ministri”.

La conclusione, secondo USB, è scontata: “A meno di uno stop alle deleghe e della riapertura del confronto politico che porti all’abrogazione della 107 e di tutte le sue derivazioni, la nostra risposta sarà durissima e lo sciopero un fatto inevitabile”. 

 

Reginaldo Palermo

Articoli recenti

I Simpson, nel loro mondo c’è davvero di tutto, inclusa tanta scienza

Ascolta subito la nuova puntata della rubrica “La meraviglia delle scoperte” tenuta da Dario De Santis dal titolo: “I Simpson, nel…

23/12/2024

Il 2025 sarà l’anno record di spese militari, mentre caleranno per Scuola, Ricerca e Sanità: petizione Avs per fermare nuovi carri armati e missili

"Servirebbero più risorse per la scuola pubblica e per l'istruzione per garantire il diritto al…

23/12/2024

Compiti casa, sì, no, dipende

I compiti a casa sono il momento del consolidamento e della rielaborazione delle conoscenze, e dell'esercitazione…

22/12/2024

Il Sicilia Express funziona. A casa tanti prof e studenti dalle brume del nord in treno

È partito il 21 scorso alle 15,10 da Torino Porta Nuova il "Sicilia Express", il…

22/12/2024

Concorso ordinario Pnrr 2024, non vengono valutati i titoli informatici e le certificazioni linguistiche inferiori quelle di livello C1

Una aspirante partecipante al concorso ordinario PNRR 2024 della scuola primaria e infanzia, ci chiede…

22/12/2024

Concorso docenti 2024, costituzione delle commissioni giudicatrici, presentazione della domanda

Il 19 dicembre 2024 segna un passo decisivo per l’organizzazione del concorso docenti. Con una…

22/12/2024