I percorsi di secondo livello saranno invece realizzati dalle scuole superiori, con tre indirizzi: tecnica, professionale e artistica.
Le scuole dovranno stipulare accordi di rete per “favorire gli opportuni raccordi” con i percorsi offerti dai Cpia, mentre al 31 maggio, e non oltre il 15 ottobre, è fissato il termine per le iscrizioni ai 56 già presenti in 8 regioni e ai quali se ne aggiungeranno altri per un totale di 124.
Ai percorsi di primo livello potranno iscriversi gli adulti (sopra i 18 anni), anche con cittadinanza non italiana, sprovvisti del diploma di secondaria di primo grado, insieme a coloro che non l’hanno concluso.
Ai percorsi di secondo livello, si potranno invece scrivere adulti, sia italiani che stranieri, in possesso del diploma di scuola media, che vorranno conseguire il diploma di istruzione tecnica, professionale o artistica. Infine, ai percorsi di alfabetizzazione e di apprendimento della lingua italiana, potranno iscriversi adulti stranieri. I corsi sono finalizzati al raggiungimento di un livello di conoscenza non inferiore ad A2 del Quadro comune europeo elaborato dal Consiglio d’Europa.
Secondo i dati elaborati dall’Indire, negli ultimi sei anni sono stati erogati, da Cpt e scuole serali, quasi 130mila corsi, frequentati da più di due milioni di studenti. Gli attestati rilasciati hanno superato il milione.
I Cpia tuttavia saranno rivolti soprattutto ai circa 2 milioni di Neet, giovani che non studiano e non lavorano. In un solo anno scolastico, Cpt e corsi serali ne hanno intercettati quasi 200mila, tra non occupati e disoccupati, mentre più di 20mila sono stati i pensionati che si sono iscritti ai corsi e più di 160mila gli stranieri. Importante sarà anche l’azione di contrasto alla dispersione scolastica. Nell’ultimo anno sono stati 132mila i giovani adulti (16-29 anni) frequentanti percorsi di istruzione, mentre quasi 40mila (pari al 12% dell’intera utenza), gli studenti tra i 16 e i 19 anni.
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