Al liceo classico, per la traduzione dal greco, versione del brano di Luciano “L’ignoranza acceca gli uomini”. Per la prova di Matematica allo scientifico, problemi riguardanti le funzioni e questionario su vari argomenti.
Riguardo gli altri indirizzi di studio, dopo tante indiscrezioni protrattesi per gran parte della mattinata (alcune delle quali rivelatesi poi non del tutto fondate), il Miur ha finalmente dissipato ogni dubbio pubblicando le tracce sul proprio sito internet.
Ricordiamo che la seconda prova è specifica per ciascun percorso di studi delle scuole superiori, corsi sperimentali compresi. Proprio per questo la seconda prova può essere svolta, a seconda degli indirizzi, in forma scritta, grafica, scritto-grafica o scritto-pratica e possono eventualmente anche essere utilizzati i laboratori dell’istituto scolastico.
Dopo le prime due prove scritte (per le tracce della prima prova, quella di “Italiano”, che peraltro presenta varie tipologie di svolgimento, rimandiamo all’articolo della nostra Redazione pubblicato ieri, 18 giugno, giorno in cui si è appunto tenuta la prima prova), si passerà al cosiddetto “quizzone” (in programma lunedì 23 giugno, ma nel settore dell’istruzione artistica, licei e istituti d’arte – dove la seconda prova scritta ha un carattere progettuale e laboratoriale, differenziata a seconda degli indirizzi, e si svolge in più giorni – può slittare nelle giornate successive): la terza prova scritta non è inviata dal Ministero (attraverso il cosiddetto “plico telematico”, come per i primi due scritti) ma viene preparata dalla stessa commissione d’esame e riguarda in genere cinque materie, scelte tra quelle previste nel programma didattico dell’ultimo anno tra le discipline per cui sono abilitati gli stessi commissari, tenendo presenti le indicazioni e alcuni parametri contenuti nel documento del 15 maggio stilato dal consiglio di classe.
La verifica verte su: quesiti a risposta singola o ad opzione di risposta; trattazione sintetica di argomenti (non più di cinque); ma a seconda del tipo di istituto potrebbe anche riguardare problemi a soluzione rapida (massimo due), analisi di casi pratici e professionali o sviluppo di progetti (anche in questo caso non più di due).
Può essere previsto un breve spazio destinato all’accertamento della conoscenza della lingua o delle lingue straniere presenti nel piano di studio dell’ultimo anno di corso, a condizione che in commissione vi sia un docente abilitato all’insegnamento della o delle lingue straniere interessate.
Nel caso di istituti ad opzione internazionale linguistica con sezioni spagnola, tedesca (anche cinese, ma si tratta di casi davvero sporadici) o dove è presente il progetto sperimentale Esabac per quanto riguarda la lingua francese (esame di Stato-Baccalauréat, che consente di ottenere un doppio diploma italiano e francese grazie ad un accordo fra Italia e Francia), nonché dei licei classici europei presso i Convitti nazionali, esiste una quarta prova scritta, fissata per il 24 giugno, vertente sulle specifiche discipline.
Infine, il candidato sarà chiamato ad effettuare una prova orale. Entro 24 ore prima del colloquio, comunque, dovranno essere esposti pubblicamente i risultati delle prime tre prove scritte (il punteggio viene riportato in quarantacinquesimi, poiché 45 è il punteggio massimo ottenibile nelle tre prove scritte).
A proposito di punteggi attribuibili, la commissione ha a disposizione 15 punti per ciascuna delle tre prove scritte; per il colloquio è possibile raggiungere un massimo di 30 punti; inoltre, lo studente potrà fruire di un credito scolastico massimo di 25 punti distribuiti durante il triennio finale (8 punti al terzo anno e altrettanti al quarto anno di studi, 9 punti al quinto anno): da alcuni anni infatti tale credito è stato elevato da 20 a 25 punti, riducendo i punti attribuibili alla prova orale da 35 a 30 (per valorizzare maggiormente la carriera scolastica dello studente).
Come accennato, l’esame di Stato si conclude con un colloquio basato sulle discipline riguardanti l’ultimo anno di corso. Nel caso lo studente abbia presentato una tesina (che può essere a carattere interdisciplinare e realizzata in forma cartacea o multimediale), il colloquio si apre con una breve discussione sull’argomento trattato, altrimenti può anche iniziare con un argomento a scelta del candidato.
Il voto finale è ottenuto sommando i voti delle singole prove al credito scolastico. Il punteggio viene espresso in centesimi ed il voto minimo per il superamento dell’esame è 60/100.
Da segnalare che l’alunno che si presenta all’esame di “maturità” con almeno 15 punti di credito scolastico e che riesce a raggiungere una somma non inferiore a 70 punti tra le prove scritte e il colloquio orale ha la possibilità di ricevere fino a 5 punti di “bonus” dalla commissione esaminatrice. A coloro che conseguono il punteggio massimo di 100 punti senza fruire della suddetta integrazione (i 5 punti di “bonus”) può essere attribuita la “lode” dalla commissione a condizione che abbiano riportato negli ultimi tre anni scolastici valutazioni non inferiori a 8 in tutte le materie.
Una curiosità: mentre sono poco meno di mezzo milione i ragazzi impegnati nell’esame di Stato conclusivo dei percorsi di studio del secondo ciclo (le commissioni esaminatrici sono 12.105), il Miur ha fatto sapere che superano di poco il numero di 500 gli studenti che quest’anno sostengono l’esame in 23 istituzioni scolastiche italiane all’estero, fra statali e paritarie.
Ricordiamo infine che la denominazione “esami di Stato” è stata assunta dopo la riforma degli esami di “maturità” (legge n. 425 del 10 dicembre 1997) e che nell’anno scolastico 1998/1999 entrò in vigore la votazione in centesimi. La legge n. 1/2007 apportò alcune modifiche; per la distribuzione dei punti, si innalzò – come detto – da 20 a 25 il massimo punteggio dei crediti scolastici riducendo nel contempo da 35 a 30 il punteggio massimo per il colloquio dell’esame. E tale attuale assegnazione dei punteggi è iniziata con l’anno scolastico 2008/2009.
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