Si fa intricata la vicenda delle Indicazioni Nazionali
Stanno arrivando nelle scuole in questi giorni i primi libri di testo in saggio per le adozioni relative all’anno scolastico 2007/2008.
Al momento è ancora presto per fare un bilancio, ma la sensazione è che l’invito rivolto informalmente da Fioroni alle case editrici di realizzare testi che non tenessero conto delle Indicazioni nazionali non sia stato tenuto in grande considerazione.
Per esempio i sussidiari (o meglio i “libri delle discipline”) di classe IV e V elementare che abbiamo esaminato risultano del tutto rispettosi della ripartizione temporale e spaziale prevista dalle Indicazioni.
Per la storia i testi di IV propongono lo studio delle civiltà antiche mentre quelli di V forniscono materiali sulla civiltà romana fino alla caduta dell’Impero.
Non c’è nulla sulla storia moderna e contemporanea come invece ha sempre richiesto il movimento contrario alla riforma Moratti (Cgil-Flc compresa).
Analogamente, per la geografia viene proposto unicamente lo studio dell’Italia, mentre Europa e altri continenti sono del tutto assenti.
A questo punto non resta che aspettare le proteste delle scuole anti-riforma e magari della stessa Flc che, probabilmente, coglierà l’occasione per sollecitare nuovamente il Ministro a mettere mano alla revisione/riscrittura delle Indicazioni.
Per la verità una Commissione per la revisione delle Indicazioni è al lavoro da almeno un paio di mesi; ne fanno parte studiosi di prestigio, ma le polemiche già divampano soprattutto perché mancano uomini e donne di scuola che conoscano la realtà più da vicino.
Il Ministro ha chiesto alla Commissione di poter disporre di risultati concreti per intervenire sulle Indicazioni già a partire dal prossimo settembre. Nelle ultime settimane, anzi, il Ministro ha persino ribadito che con il nuovo anno ci saranno anche nuove Indicazioni.
E così da settembre potrebbe esserci una situazione a dir poco paradossale: gli insegnanti dovranno seguire le Indicazioni “post-morattiane” avendo però a disposizione libri di testo “morattiani”. E’ pur vero che le case editrici potrebbero riuscire in breve tempo a fornire fascicoli integrativi, come peraltro già accaduto in passato, ma per fare questo dovrebbero avere almeno un paio di mesi di tempo.
Il che significa che la Commissione dovrebbe concludere i propri lavori al massimo entro giugno. Ma francamente questa sembra una ipotesi molto poco plausibile.