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Si laurea a 77 anni dopo l’ictus e una vita a curare gli altri: realizzato il sogno di leggere un quadro come un libro

Ha passato decenni fare l’infermiera della Croce Rossa e l’assistente sanitaria nei consultori e negli ambulatori di Bologna: adesso, in pensione, a 77 anni, si è laureata al Dams dell’Alma Mater del capoluogo emiliano. La protagonista è la signora Franca Pietri, nata a Carpi nel 1946, proclamata lo scorso 12 aprile dottoressa in Discipline delle arti, musica e spettacolo, con una tesi in Storia dell’arte medievale e una votazione di 101 su 110.

“La professione che ho amato moltissimo è stato il mio dovere, il mio impegno sociale – ha spiegato la donna al Corriere di Bologna – e la laurea è stato il mio sogno; ho sempre desiderato imparare a leggere un quadro come fosse un libro“.

La sua tesi è stata intitolata ‘L’eternità nell’arte. Il sarcofago di Manfredo I Pio’. L’opera si trova a Carpi nella chiesa di S. Maria in Castello.

Si tratta, ha spiegato, di “una chiesetta a me molto cara. È stato un omaggio alla mia infanzia, al mio paese natale”.

Nel modenese la signora Pietri ha studiato fino a 14 anni: “La scuola era lontana, andavo in bici con la pioggia e la neve ed ero cagionevole di salute, non mi sentivo preparata per il liceo, ma non volevo abbandonare gli studi”.

La prima esperienza di volontariato è stata fatta all’ospedale di Carpi: le piaceva e per questo scelse a seguire di diventare infermiera professionale nella Croce Rossa di Bologna. Sarà quella la sua professione, fino al 2009, quando viene colpita da un ictus.

A quel punto, “mi sono detta che era arrivato il tempo per fare ciò che desideravo da molto. Ho sempre amato l’arte e mi sono iscritta al Dams”.

La passione della signora Pietri era forte: al primo esame in Filosofia ed estetica musicale ha preso 30. I giovani colleghi di corso l’avevano soprannominata: “La mitica”.

“Perché – sottolinea – alzavo sempre la mano per fare domande e capire di più, facevo un po’ da apripista in aula”.

Ha sostenuto, negli anni, ben 22 esami. E quando è decaduta l’iscrizione non si è abbattuta e si è iscritta di nuovo facendosi riconoscere il pregresso. Non si è fermata a seguire le lezioni nemmeno durante il Covid, aderendo alle proposte on line.

Lo scorso 12 aprile ha realizzato il suo sogno, diventando dottoressa: “Un giorno di grande emozione, con me c’erano mia figlia, le nipotine di 13 anni a cui ho voluto mostrare la bellezza dello studio“.

Alessandro Giuliani

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