Personale

Si può andare a scuola con il raffreddore? No, perché potrebbe essere COVID

Come chiarito dal Ministero della Salute con apposita faq, i sintomi di COVID-19 variano sulla base della gravità della malattia, dall’assenza di sintomi (essere asintomatici) a presentare febbre, tosse, mal di gola, debolezza, affaticamento e dolore muscolare e nei casi più gravi, polmonite, sindrome da distress respiratorio acuto, sepsi e shock settico, che potenzialmente portano alla morte.

I sintomi più comuni di COVID-19 sono:

  • febbre ≥ 37,5°C e brividi
  • tosse di recente comparsa
  • difficoltà respiratorie
  • perdita improvvisa dell’olfatto (anosmia) o diminuzione dell’olfatto (iposmia), perdita del gusto (ageusia) o alterazione del gusto (disgeusia)
  • raffreddore o naso che cola
  • mal di gola
  • diarrea (soprattutto nei bambini).

Se un alunno o un operatore scolastico hanno la febbre possono andare a scuola?

La risposta è no, così come riportato dal MI tra le varie risposte presenti nel portale “Rientriamo a scuola”. Il Protocollo di sicurezza e le indicazioni del Comitato Tecnico Scientifico prevedono l’obbligo di rimanere a casa in presenza di temperatura oltre i 37,5° o altri sintomi simil-influenzali. Tra questi ultimi è ricompreso, come detto sopra, anche il raffreddore.

Come deve procedere la scuola nel caso in cui un alunno presenti un aumento della temperatura corporea al di sopra di 37,5°C o un sintomo compatibile con COVID-19?

Il personale scolastico che viene a conoscenza di un alunno sintomatico deve avvisare il Referente scolastico per COVID-19 che fa avvertire immediatamente i genitori/tutore legale. L’alunno deve essere dotato di una mascherina chirurgica (se maggiore di sei anni) e ospitato in una stanza dedicata dove sarà necessario procedere all’eventuale rilevazione della temperatura corporea, da parte del personale scolastico individuato, mediante l’uso di termometri che non prevedono il contatto. Il minore non deve essere lasciato da solo ma in compagnia di un adulto che preferibilmente non deve presentare fattori di rischio e che dovrà mantenere, ove possibile, il distanziamento fisico di almeno un metro e indossare la mascherina chirurgica fino a quando l’alunno non sarà affidato a un genitore/tutore legale. I genitori devono contattare il Pediatra o il Medico di base per la valutazione clinica (triage telefonico) del caso.

Lara La Gatta

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