Home Archivio storico 1998-2013 Estero Si può assegnare un tema sul suicidio?

Si può assegnare un tema sul suicidio?

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In Francia, a Montmoreau-Saint-Cybard, nel dipartimento della Charente, i genitori dei giovanissimi studenti di due classi di liceo hanno lanciato una protesta contro l’insegnante di francese dei propri figli perché aveva assegnato un tema chiedendo di immedesimarsi nella disperazione di un giovane che vuole suicidarsi. Il tema, come riporta La Stampa, era il seguente: “Avete appena compiuto 18 anni. Avete deciso di farla finita con la vostra vita. La vostra decisione sembra irrevocabile. Decidete in un ultimo slancio di scrivere le ragioni del vostro gesto. Tracciando il vostro autoritratto, descrivete tutto il disgusto che avete di voi stessi. Il vostro testo evocherà qualche evento della vostra vita all’origine del vostro stato d’animo”.
Ed è tema che lascia perplessi, anche perché sembra più un modo per scavare nell’intimità più buia dei ragazzi piuttosto che metterne in luce gli aspetti più gioiosamente piacevoli, come i primi amori, le speranze, i turbamenti (non già i disgusti) legati all’età che non sono necessariamente auto lesivi, anzi. Ci pare piuttosto questo titolo di tema una sorta di messaggio subliminale del docente medesimo in cerca di aiuto lanciato ai ragazzi o un tentativo di condivisone coi sui alunni di presunti o immaginari suoi fallimenti professionali o umani, uniti a una condizione forse non passeggera di uno stato d’animo pessimistico che potrebbe anche indurre al suicidio.
Una scelta sbagliata, seppure forse dettata dalle migliori intenzioni, che contribuirà, se le premesse erano quelle, a gettare l’insegnante ancora di più in quella depressione dalla quale forse tentava di uscire, coinvolgendo i suoi studenti.
E’ vero che argomenti simili talvolta la scuola deve avere il coraggio e la forza di affrontare, ma mai inducendo all’immedesimazione soggettiva dentro problematiche così terribili, con procedimento che se per un verso richiama Stanislavskij, dall’altro fa piazza pulita di quelle terapie volte proprio al superamento di una acuta depressione, terapie che sono del tutto opposte ai contenuti del tema assegnato dal docente francese. 
Il dibattito è comunque aperto