Si sopprime la scuola al Parco verde di Caivano!

Al Parco Verde di Caivano, dove la polizia subisce aggressioni quando fa una retata, dove si vende la droga apertamente, l’ultima notizia è che si nasconde negli ovetti Kinder dei bambini, dove i ragazzi girano armati sugli scooter, viene ridimensionata la scuola IC Viviani. Si fa tanto parlare di emergenza camorra a Napoli (con un allarmismo mediatico eccessivo, salvo a dimenticare le notizie quando non sarà più di moda) , si dice che la scuola è un importante presidio di legalità bla-bla, e che si fa…si aggrega la scuola ad altre scuole, perdendo la preside Eugenia Carfaro che dal 2007 la dirige con tanta buona volontà di fare. Certo la preside non perderà il posto, sarà trasferita a una scuola superiore, dove potrà stare più comoda. Ma saranno i ragazzi della scuola media “Pascoli”, facente parte dell’istituto comprensivo Viviani, a perdere una preside in gamba e presente.

Un dirigente scolastico di un’altra scuola la dirigerà e non sarà la stessa cosa, perché in queste scuole di frontiera ci vuole una presenza costante del dirigente e ci vorrebbe una stabilità dei docenti che non c’è, perché tutti fuggono, tranne la preside Carfaro che protesta in nome dei suoi ragazzi. La riforma sulla “buona scuola” poteva essere una buona occasione per avere in un triennio una continuità dei docenti e della preside, per combattere la battaglia della legalità in una zona dove tutto è illegale. E pensare che a quella scuola era venuta in visita la ministra dell’Istruzione Stefania Giannini l’11 gennaio.
Il 27 gennaio è arrivata la lettera di soppressione dell’autonomia, a causa dei pochi iscritti. La burocrazia è cieca. Paghiamo il prezzo dell’ideologia liberista , che è deleteria, e applicata alle scuole è ancora più deleteria. Per risparmiare, perché di questo si tratta alla fine, si è inventati che le scuole devono competere tra di loro.

Così si vedono pubblicità comprate sui giornali dalle scuole, per farsi le scarpe l’un con l’altra. Che tristezza! Capisco che ci possa essere una competizione tra le scuole superiori. Ma che significato ha, se non quella del risparmio gretto appunto, far competere tra loro le scuole di base e soprattutto in quartieri a rischio. L’abolizione della platea in questi quartieri è stata stupida. Le famiglie che non vogliono la commistione con il figlio del delinquente o semplicemente del disagiato, iscrivono i figli in altre scuole e così le scuole del quartiere diventano scuole-ghetto con sempre meno iscrizioni. In Inghilterra questa logica ha portato alla soppressione delle scuole nei quartieri problematici, proprio là dove invece occorre maggiormente investire in istruzione e cultura. La miopia se non l’ipocrisia dei politici è allucinante. Le lacrime di coccodrillo versate in questi giorni per l’allarme camorra a Napoli sono patetiche, quando si sopprime un presidio di legalità così importante come l’IC “Viviani” di Caivano.

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