“E’ molto positiva l’attenzione del Parlamento e del Governo sul processo di statizzazione degli Istituti Superiori di Studi Musicali ex pareggiati, nell’ambito di una più complessiva riforma e riorganizzazione dell’alta formazione Artistica Musicale (AFAM)”: secondo la Vice presidente della Regione Toscana (Regione che coordina la Commissione Istruzione per la Conferenza delle Regioni), intervenendo nel corso di una audizione presso la Commissione Istruzione del Senato, alla quale ha partecipato anche l’Assessore alla scuola, università e formazione della Regione Liguria, ormai si dovrebbe essere in dirittura d’arrivo
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“Quello dell’educazione musicale è un tema strategico perché costituisce una parte importante della nostra identità e del nostro patrimonio culturale, ma anche perché può rappresentare lo strumento per una forte attrattività di studenti stranieri, quasi un volano, per la crescita culturale ed anche in parte economica del nostro Paese. Occorre infatti considerare che la presenza degli studenti stranieri nel comparto dell’alta formazione musicale è notevole. L’avvio del processo di statizzazione degli ex-istituti musicali pareggiati, a mio avviso, rappresenta anche una condizione preliminare per provare a ridisegnare il modello della formazione musicale e artistica in Italia. Indubbiamente occorre un rafforzamento del percorso verticale che leghi l’ambito scolastico al percorso accademico. Ci troviamo in una fase in cui ancora oggi non vi è sufficiente dialogo fra le scuole medie con sezioni musicali e i licei musicali e fra questi ed i conservatori.”
Nella nostra Regione – ha spiegato la Vice presidente della Toscana – ad esempio sono state avviate delle sperimentazioni che agevolino la creazione di questa rete di dialogo fra i diversi livelli attraverso la costituzione di orchestre giovanili”.
Nel corso dell’audizione i rappresentanti della Conferenza delle Regioni hanno lasciato agli atti un documento della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome nel quale si sottolinea fra l’altro che “nell’ambito del processo di riforma complessiva del comparto AFAM, al fine di salvaguardare e valorizzare il patrimonio culturale degli Istituti Superiori di Studi Musicali (ISSM) ex pareggiati occorrerà tener conto dei seguenti aspetti: 1 – superamento delle differenze oggi ancora esistenti fra i conservatori statali e gli ISSM ex pareggiati (anche sotto l’aspetto della denominazione), armonizzazione sul piano giuridico, amministrativo e finanziario degli Istituti; 2 – reperimento da parte dello Stato di adeguate risorse finanziarie che possano effettivamente consentire la statizzazione degli Istituti che ne facciano richiesta”.
Infine illustrando ulteriormente il documento della Conferenza, è stato sottolineato che nella riorganizzazione del sistema si dovranno tenere in considerazione quattro ordini di fattori: attrattività dell’Istituto per gli studenti; presenza e concentrazione degli Istituti in un certo ambito territoriale; qualità dell’offerta formativa dell’Istituto; legame degli Istituti con il proprio territorio.
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