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Si torna al diario dei compiti scritto a mano, per Valditara così si aiuta a rilanciare lo studio dell’italiano

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Nessuna marcia indietro: avanti tutta con diario dei compiti scritto a mano: la strada, finalizzata a migliorare la didattica, è stata avviata e non vi saranno ripensamenti, ha assicurato, la sera del 5 agosto, il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, durante la Festa della Lega Romagna svolta a Cervia.

Il numero uno del Mim ha ribadito che “il diario” dei compiti “scritto a mano – in alternativa quindi a quello elettronico fruibile da pc o tablet – è una cosa di buon senso, perché il recupero di una dimensione cartacea, il rapporto con la carta e con la penna, permetterà che si insegnino con maggiore efficacia la grammatica e la sintassi sin dalla scuola primaria”.

“È importante – ha continuato Valditara – rilanciare lo studio dell’italiano, anche in quelle scuole considerate di Serie B. Se no arriviamo a ragazzi che non comprendono quello che leggono, che sanno scrivere solo in stampatello, che non sanno scrivere. Dobbiamo fare sì che ci sia il ripristino la cultura del buon senso della serietà”.