L'entrata dello storico Liceo Mamiani di Roma
La campanella torna a suonare: lunedì 6 settembre 90 mila gli alunni della Provincia autonoma di Bolzano saranno i primi ad ascoltarla. Anche per gli asili dell’Alto Adige si apriranno le porte. E tutti gli alunni torneranno a scuola in presenza.
Ci sono alcune importanti novità rispetto all’anno scorso. Anche nelle scuole altoatesine, dove scatteranno gli obblighi imposti a tutto il Paese: gli alunni (ma non per quelli della scuola dell’infanzia) dovranno portare la mascherina ben posizionata in volto; lo stesso varrà per docenti e personale Ata, a cui verrà chiesto anche il Green pass.
La certificazione verde, inoltre, dovrà essere esibita giornalmente, almeno fino a quando non sarà pronta la piattaforma informatica che fornisce le informazioni sull’avvenuta o non avvenuta vaccinazione direttamente ai presidi.
In questi primi giorni i dirigenti scolastici dovranno fare molta attenzione a predisporre i controlli: chi non lo ha fatto, nei giorni scorsi, è stato anche denunciato ai carabinieri.
La verifica risulta rilevante: proprio in Alto Adige, infatti, si conferma alto il numero di insegnanti e Ata che non risultano vaccinati nemmeno con una dose (fino a qualche giorno fa quasi uno ogni tre).
Sullo screening volontario con test nasali decisi dal Governo nei passati giorni, da attuare due volte a settimana per quattro settimane, non vi sono ancora disposizioni.
Stesso discorso per i test salivari, utili anche per ottenere il Green pass del personale: in settimana è stato approvato dalla Commissione Affari sociali della Camera un emendamento che li include anche per ottenere il certificato verde. La misura sarà definitiva non appena l’emendamento verrà approvato da Camera e Senato e pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Lo stesso vale per le classi di tutti vaccinati: il ministro ha confermato che si potrà togliere la mascherina, ma la disposizione rimane tutta in alto mare.
Ma come si inizierà in classe? La distanza minima di un metro tra gli alunni potrebbe venire meno (non è più obbligatoria, come nell’anno scolastico passato, ma solo “consigliata”), a patto che le condizioni spaziali e strutturali lo consentano; durante le lezioni di educazione fisica, invece, il distanziamento consigliato passa a due metri.
Nei prossimi giorni toccherà agli altri territori. Nella maggior parte delle Regioni, le lezioni riprenderanno il 13 settembre. Si tratta di: Lombardia, Valle d’Aosta, Piemonte, Veneto, Lazio, Basilicata, Abruzzo, Emilia-Romagna, Umbria e Provincia Autonoma di Trento.
In Sardegna l’avvio dell’anno scolastico è previsto per il 14 settembre. A seguire, il giorno dopo, riprenderanno Toscana, Campania, Liguria, Marche e Molise, mentre il 16 settembre sarà la volta di Friuli Venezia Giulia e Sicilia. Gli ultimi a tornare sui banchi, lunedì 20 settembre, saranno gli studenti di Puglia e Calabria.
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