Uno studente 15enne di origini ghanesi si tuffa con i compagni di classe nel lago di Como per festeggiare la fine scuola, ma non riemerge: i soccorritori arrivano presto, lo recuperano, ma è in condizioni gravissime e poco dopo muore.
Il fatto è accaduto il 7 giugno, nell’ultimo giorno di lezioni, poco dopo mezzogiorno: il ragazzo, riferiscono le agenzie di stampa, si era tuffato nelle acque del lago, vicino al fontanile, in un punto panoramico ma dove l’acqua è già alta una decina di metri, per festeggiare la fine della scuola con un gruppo di compagni.
Il giovane, iscritto ad un centro di formazione professionale, è stato soccorso dai sommozzatori poco dopo che i compagni hanno dato l’allarme. E condotto in elicottero all’ospedale di Bergamo. Ma era rimasto in anossia troppo tempo: malgrado i disperati tentativi dei medici, il suo organismo non ha retto.
Il pontile di Villa Geno viene spesso utilizzato per fare il bagno nel lago, anche se in quel punto vige il divieto di balneazione perché ritenuto particolarmente pericoloso: lì vicino ci sono molti motoscafi, proprio perchè le acque sono molto alte.
Non a caso, la zona è contrassegnata da divieti di balneazione. Ma molti non li rispettano. Negli ultimi due anni sono tre le vittime che si contano, di cui due giovani.
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