Home I lettori ci scrivono Siamo invisibili, ma senza di noi la scuola si fermerebbe

Siamo invisibili, ma senza di noi la scuola si fermerebbe

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Siamo I DOCENTI INVISIBILI.
Perché INVISIBILI? Perché abbiamo sostenuto UN CONCORSO. Direte voi: “e cosa c’è di strano?”

Adesso ve lo spieghiamo.
Noi siamo quelli che tutti gli anni sono IDONEI all’insegnamento dal 1 Settembre al 30 Giugno, dopodiché, non sappiamo se saremo idonei ancora a Settembre.

Noi siamo i TAPPABUCHI, che nella SCUOLA ITALIANA sono fondamentali.
Senza di noi le scuole NON ANDREBBERO AVANTI: veniamo messi su sostegno, facciamo le sostituzioni (pur di non prendere i supplenti), insegnamo qualsiasi materia ci venga richiesto di insegnare (nella scuola primaria), spesso non conosciamo come sono composte le classi.

Non si può dire che non siamo duttili!
Noi siamo anche quelli che non sappiamo DOVE saremo ad insegnare a Settembre, che dobbiamo ricominciare sempre da capo, conoscere colleghi nuovi, adattarci alle nuove realtà. Non facciamo in tempo a capire come funziona una classe che è già giugno.
Noi siamo quelli che (spesso) vengono guardati “storto” dai colleghi di ruolo, che spesso vengono trattati come ruote di scorta, che sentono la diffidenza di quelli “anziani”.
Noi siamo quelli che non possono programmare di comprarsi una casa, una macchina nuova perché la nostra cade a pezzi.

Ma noi siamo LA COLONNA PORTANTE della SCUOLA ITALIANA.
E qui veniamo al punto: abbiamo partecipato ad un concorso che ci ha reso ANCOR PIÙ INVISIBILI. Questo concorso PNRR è il primo di 3 concorsi che dovrebbero assumere 70.000 docenti.
Un concorso che ha CREATO una marea di IDONEI ma TOTALMENTE INVISIBILI.
Prenderanno il posto solo i vincitori ma noi, SOLAMENTE IDONEI, nelle idee del GOVERNO ITALIANO, dovremmo sostenere un altro concorso, fotocopia di quello appena sostenuto.

Un concorso ALTAMENTE NOZIONISTICO, che ci ha richiesto tanto studio e sacrifici. Famiglie dimenticate per mesi, famigliari messi da parte per studiare un AMMASSO DI NOZIONI, che, chi vive la scuola sa benissimo che non SERVONO A NIENTE.
Abbiamo anche dovuto lavorare a scuola e quindi onorare qualsiasi tipo di impegno, fuori dalle ore di servizio in classe: COLLEGI, CORSI, SCRUTINI…
Ma noi siamo, per il GOVERNO ITALIANO, TOTALMENTE INVISIBILI.
Avete idea di quanto sia squalificante e degradante questo sistema? Questo gioco al massacro dei docenti? Questa lunga agonia nella quale veniamo fatti cuocere a fuoco lento per “bollirci” tutti? Per renderci inermi? Per fare in modo che siamo SEMPRE E SOLO SOTTOMESSI, senza poter mai fare rimostranze?

Adesso veniamo al punto: il corpo insegnante, vuole il riconoscimento che ci spetta.
Anni di precariato ci formano, ci plasmano.
La nostra è una vocazione, è vero ma non è VOLONTARIATO.
VOGLIAMO QUINDI ESSERE IMMESSI IN RUOLO, NON VOGLIAMO PIÙ ESSERE INVISIBILI.
Siamo pronti a mobilitarci a livello nazionale. E lo faremo con fermezza.

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