La sera porta consiglio, ormai lo sappiamo, e nella serata di oggi anche in Sicilia, zona arancione per il Governo nazione, e dove aleggia pure lo sciasciano “Consiglio d’Egitto”, è arrivata l’ordinanza con cui vengono chiuse per alcuni giorni di tutte le scuole.
Il presidente della Regione Nello Musumeci, che ha parlato di misure che consentiranno ai sindaci di potere intervenire a seconda della specificità locale, ha pure detto: «Il paradosso è che noi siamo fra le prime regioni italiane per vaccini e tra le prime per contagi – ha aggiunto – questo è veramente triste…».
Fra l’altro sembra pure che i dati che riguardano la Sicilia siano allarmanti, tanto da suggerire al Cts regionale di imporre misure molto restrittive, come la zona rossa per una diecina di giorni, che però il ministro della salute Speranza non ha ritenuto per ora opportuna.
“Tuttavia – ha detto Musumeci – il ministro ha ritenuto, sulla base del dato epidemiologico, di dover concedere l’arancione. Non è tutto quello che chiedevamo ma noi adotteremo delle misure restrittive perchè ci si renda conto che la battaglia non è assolutamente vinta. La indisciplina collettiva di una parte dei siciliani finisce col rimettere in discussione tutti i buoni risultati che abbiamo raggiunto”.
Per quanto riguarda la scuola, secondo l’ordinanza diffusa dalla Regione, le scuole superiori andranno avanti con la didattica a distanza fino al 31 gennaio e torneranno alle lezioni in presenza al 50% dall’1 febbraio.
Dad prevista anche per le scuole primarie e per le secondarie di primo grado dall’11 al 16 gennaio.
Inoltre, precisa l’Ordinanza all’Art. 4, il Dipartimento della salute effettuerà il monitoraggio sull’andamento della diffusione del contagio tra l’11 gennaio e il 15 gennaio, e all’esito “individua i territori comunali in cui la dad è eventualmente prorogata fino al 31 gennaio per la scuola di primo grado e per la scuola primaria.
Nessuna sospensione della didattica in presenza, invece, per la scuola dell’Infanzia. Ovviamente nel rispetto di eventuali ordinanze a livello comunale che devono essere condivise con le ASP locali e che comunque potranno solo prevedere la sospensione della didattica in presenza quindi restano aperti gli uffici e si procederà con la dad.
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