Non tutti sono d’accordo sulla posticipazione dell’avvio dell’anno scolastico in Sicilia al 30 settembre 2002. I dirigenti scolastici, che intendono comunque, rispettare il calendario, sono "insorti" in un coro di proteste con le quali evidenziano la nascita di disfunzioni organizzative. Nel caso le nuove indicazioni venissero adottate, infatti, ai dirigenti scolastici rimarrebbero solo tre giorni per gli scrutini finali prima degli esami di Stato. "Il nostro diritto-dovere, ha spiegato in un’intervista l’assessore Granata, è quello di garantire i 200 giorni effettivi di attività scolastiche. In settembre – ha continuato – le aule sono quasi tutte vuote e i professori, appena tornati dalle ferie, non hanno il tempo di organizzarsi. Ho creduto di interpretare l’immaginario collettivo che vede nell’autunno l’inizio delle lezioni".
Dopo il decreto sull’uso dei grembiulini nella scuola primaria, che aveva suscitato non poche polemiche, ora a creare confusione nella già disorientata scuola si ci mette anche questa nuova iniziativa. Il punto fermo di riferimento per i dirigenti scolastici rimane, comunque, l’Autonomia scolastica, per mezzo della quale potranno applicare, indipendentemente dalle indicazioni assessoriali, il calendario scolastico già stabilito e reso noto dal Ministero.