Sono cinquanta i pannelli che raccontano con immagini e didascalie quei personaggi che hanno determinato in Sicilia il progresso europeo dalla botanica, all’ingegneria, alla chimica, alla fisica, alla medicina.
Sono questi gli elementi che costituiscono la mostra fotografica “Sicilia non è solo mafia”, un progetto ideato e concretizzato dall’Associazione Culturale “L’Elefantino” con il patrocinio della Provincia regionale di Catania e attualmente ospitato nel Museo di Zoologia del Dipartimento di Biologia animale “Marcello La Greca” dell’Università degli Studi di Catania, Via Androne 81.
Chi sono questi intraprendenti associati? Sono giovani studiosi della storia della Sicilia, alcuni sono neolaureati, che si riuniscono due ore la settimana nei locali del Dipartimento per studiare i musei del territorio, le tecniche di allestimento di una mostra, il fenomeno comparativo con i musei esteri, la legislazione per la gestione di un museo.
“Da un esame di un documento nazionale, ‘la Carta delle professioni museali’, – spiega il presidente dell’Associazione, Stefania Bonifacio – ho considerato la possibilità di organizzare un evento espositivo e di poterlo gestire in un museo, offrendo ai componenti dell’Associazione la facoltà di far pratica nella guida di una mostra a tema.
Gli argomenti sono davvero esclusivi, anche perché c’è un’assenza di conoscenza sui meriti scientifici che ha avuto la Sicilia nei riguardi del continente europeo.
Per esempio, la scomposizione spettroscopica della luce solare la dobbiamo riconoscere a Gianbattista Hodierna di Ragusa prima che a Newton; è stato il botanico Francesco Cupani di Mirto (ME) ad anticipare la classificazione binomia delle piante, prima dello svedese Linneo.
Quanti conoscono le straordinarie opere idrauliche dell’ingegnere gesuita trapanese Leonardo Ximenes che salvò l’Italia del Nord dagli straripamenti del Po e che bonificò la Maremma Toscana, tanto da tenere l’insegnamento di astronomia, ingegneria e idraulica nell’Università di Firenze anche dopo l’espulsione della Compagnia di Gesù?
Quanti conoscono le straordinarie opere idrauliche dell’ingegnere gesuita trapanese Leonardo Ximenes che salvò l’Italia del Nord dagli straripamenti del Po e che bonificò la Maremma Toscana, tanto da tenere l’insegnamento di astronomia, ingegneria e idraulica nell’Università di Firenze anche dopo l’espulsione della Compagnia di Gesù?
E’ nostro espresso desiderio che la mostra diventi ambasciatrice itinerante di conoscenza storica, venendo ospitata nelle aree museali che ne faranno richiesta, secondo quanto previsto dalla Carta Nazionale delle Professioni museali”.
Info: 347 9093750
La locandina dell’iniziativa è nel box “Approfondimenti” di questa pagina.