La finalità principale del decreto 81 del 1988 e delle sue successive modifiche è di garantire la salute e la sicurezza di tutti lavoratori nei luoghi di lavoro attraverso un’organizzazione coinvolgente più figure impegnate a garantire la prevenzione dei rischi e dei pericoli che dovessero presentarsi negli ambienti lavorativi.
L’art. 2 del decreto 81 del 2008 nel definire le diverse figure di lavoratori, equipara a lavoratori gli studenti e le studentesse, ma che per ovvi motivi non possono assumere ruoli e mansioni atti a garantire la sicurezza e la salute così come previsto dalla normativa per cui solo i docenti, il personale ATA e il Dirigente Scolastico, dovranno gestire la sicurezza e la salute di quanti vivono quotidianamente nell’istituzione scolastica.
Il dirigente scolastico, poiché è equiparato al “datore di lavoro”, è il soggetto con rilevanti responsabilità derivanti dagli obblighi di legge cui deve sottostare. Egli nell’esercizio delle sue funzioni ha l’obbligo, in materia di sicurezza e salute di costituire il servizio di prevenzione e protezione (SPP) al fine di assicurare tutte le misure necessarie per garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori facendosi, ove lo ritiene opportuno, affiancare da professionisti esperti del settore.
Poiché nella realtà le scuole non operano in un solo edificio, ma sono strutturati in più plessi, il dirigente scolastico, individua e nomina per ogni plesso un preposto alla sicurezza, di solito identificato nel fiduciario di plesso.
Il preposto ha il compito, “in ragione delle competenze professionali acquisite” in materia di salute e sicurezza, di verificare il rispetto delle disposizioni impartite dal dirigente scolastico e informarlo nel caso in cui dovesse riscontrare situazioni di pericolo.
Il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, un docente o personale ATA designato o eletto nell’ambito delle RSU per rappresentare i lavoratori per quanto concerne gli aspetti della salute e della sicurezza nei plessi scolastici.
L’addetto al servizio di prevenzione e protezione può essere individuato tra il personale scolastico che abbia i requisiti e che dia la propria disponibilità, qualora non dovesse trovarsi del personale disponibile, il dirigente può avvalersi di un esperto esterno.
Premesso che il responsabile del servizio di prevenzione e protezione è uno stretto collaboratore del d.s. per la sicurezza nella scuola ha il compito di:
• individuare e verificare i fattori di rischio e le misure da attuare per la sicurezza e la salubrità dei locali scolastici della scuola e delle attrezzature in uso;
• stilare, per quanto di sua competenza, un documento valutativo di tutti gli eventuali rischi presenti nella scuola e le misure preventive e protettive adottate o da adottare e renderlo pubblico a tutto il personale e agli alunni.
• contribuire con il dirigente scolastico alla formulazione di proposte di aggiornamento e formazione per il personale.
All’interno della scuola è individuato un personale in ogni plesso incaricato di attuare le misure necessarie al primo soccorso e ove occorresse attivare l’intervento del pronto soccorso.
Il d.s. individua, fra il personale in servizio in ogni plesso, un addetto antincendio che assume anche la funzione di addetto all’evacuazione non solo in caso d’incendio, ma anche in caso di terremoto. Il suddetto personale è tenuto a formarsi al fine di prevenire ogni forma di pericolo riguardante il possibile sviluppo di un incendio e organizzare l’evacuazione del plesso in caso di terremoto.
Le suddette figure, necessitano di una formazione di base organizzata nell’ambito della formazione di tutto il personale e nello specifico per le singole figure; inoltre è opportuno periodicamente proporre dei corsi di aggiornamento volti a consolidare le conoscenze e le competenze specifiche di ogni singola figura.
Su questi argomenti il corso Sicurezza scuola: responsabilità del ds e azioni di prevenzione, a cura di Salvatore Impellizzeri, in programma dal 22 novembre.
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