La sicurezza a scuola è un tema sempre molto d’attualità, viste le numerose criticità che presentano gli edifici. Metà degli istituti scolastici sono privi di certificazione e servirà almeno un biennio prima del loro adeguamento. Il decreto Milleproroghe ha fatto slittare per la seconda volta consecutiva il termine per gli adeguamenti delle scuole alle normative antincendio (e si lotta contro il tempo per non perdere i 150 milioni di euro prevista dal decreto legislativo varato dal governo Letta).
Il 2 gennaio scorso, il ministro Fedeli ha firmato due decreti da 5 milioni di euro per l’edilizia scolastica: 3,5 per indagini diagnostiche sui solai, 2 per interventi di miglioramento e adeguamento antisismico. Il primo decreto riguarda lo scorrimento delle graduatorie per le indagini diagnostiche sui solai delle scuole, il secondo, invece, l’adeguamento e miglioramento antisismico delle scuole. Si tratta di fondi cosiddetti ‘ex Protezione Civile’, gestiti dal Miur.
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Sul versante della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, le scuole devono garantire la sicurezza degli alunni e degli operatori del settore in quanto destinatari – come le aziende e le pubbliche amministrazioni – del decreto legislativo 81/2008 e costruire la cultura della prevenzione incidendo sulle coscienze dei più giovani.
Il dossier Inail reso noto poche settimane fa fotografa la situazione della sicurezza all’interno degli edifici scolastici. Un quadro in chiaroscuro. Gli infortuni a scuola sono in calo con il Nord a registrare quasi la metà delle denunce.
I dati Inail indicano come nel 2015 siano state 76.595 le denunce per infortunio presentate dalle scuole pubbliche statali, -6,7% rispetto al 2014, e il 57,1% dei casi ha riguardato studenti maschi. Per quanto riguarda i territori: 25.470 denunce Nord-Ovest, 19.526 Nord-Est, 13.282 Centro, 12.919 Sud, 5.382 Isole. Rispetto alla media nazionale del -6,7% la riduzione maggiore si è avuta nelle Isole con -11,8% e al Sud -10,9%.
Tra i tipi di infortuni: 37,2% lussazioni-distrazioni; 33,6% contusioni, 23,9% fratture, 4,3% ferite. Mano 33,6%, caviglia 19,7%, polso 11,5%, ginocchio 8,4%, piede 5,5%.
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