Analizzando la classifica dei principali centri italiani si scopre che tranne Forlì si confermano tra le prime dieci come l’anno passato. Primeggia Trento, seguita da Piacenza (che risale sette posizioni rispetto allo scorso anno) e Verbania: poi, nella ‘top ten’, ci sono Prato, Parma, Reggio Emilia, Pordenone, Asti, Forlì e Terni.
Agli ultimi dieci posti, invece, ci sono otto città del Sud (Caserta, Enna, Matera, Foggia, Reggio Calabria, Catanzaro, Palermo e Crotone), oltre a Genova (84esima, sestultimo posto) e Sassari. Sul fronte delle regioni a guidare la classifica sono l’Emilia Romagna e il Piemonte, rispettivamente con 4 e 2 città tra le prime dieci, che con il Trentino-Alto Adige e la Toscana si distinguono sulla qualità dei servizi e dell’edilizia scolastica.
Apre invece la graduatoria delle grandi città Torino (11esima) seguita da Firenze (17esima). Anche quest’anno Napoli (29esima) risulta prima tra le grandi città del Centro-Sud, mentre Lecce (23esima) e Benevento (26esima) sono le prime città del Sud in graduatoria. Cagliari (47esima) è la prima tra quelle delle isole.
Salgono in graduatoria Milano (42esima), Bologna (54esima) e Bari (67esima), scende Palermo (87esima).
Fuori dalla classifica Roma, che anche quest’anno presenta dati incompleti.
Sul fronte dei servizi, a distinguersi sono invece Ascoli, Campobasso, Frosinone e Lucca per gli scuolabus, Lecco per il pedibus (che coinvolge quasi la metà degli edifici scolastici), Brindisi, Frosinone, Matera e Pisa per i pasti interamente biologici nelle mense scolastiche.
Tra le strutture e i servizi ecosostenibili, Legambiente ha citato quattro eccellenze: l’asilo nido di Gaiole in Chianti (Siena), l’eco scuola primaria di Scarmagno (Torino), i servizi scolastici sostenibili a km ed emissioni zero avviati da diverse scuole piacentine e l’opera di riquificazione della scuola primaria statale Anna Frank di Giaveno (Torino).
