Il Governo rassicura in continuazione sullo stato edilizio delle scuole italiane. Appena pochi giorni fa,il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, conversando a Bari con i giornalisti aveva detto che iproblemi di manutenzione meno gravi che affliggono migliaia di scuole italiane saranno superati entro la fine del 2014: “la piccola manutenzione riguarda 7.200 edifici in tutta Italia: 1.100 sono stati completati alla fine di settembre, 3.200 sono in corso di ultimazione”, mentre “il resto è in chiusura entro la fine dell’anno solare”, ha spiegato il responsabile del Miur.
Le notizie di cronaca ci dicono che però c’è poco da stare tranquilli. E che occorre fare in fretta a sanare le situazioni edilizie di pericolo. Lo stesso giorno, il 28 ottobre, sono infatti crollati i controsoffitti di due istituti.
Il primo riguarda un’aula di arte della scuola media Tommaso Grossi di Lecco: fortunatamente, nessuno è rimasto ferito, essendo terminate da ore le lezioni. Ad accorgersi dell’accaduto sono stati alcuni insegnanti riuniti dal pomeriggio in una vicina sala riunioni. Udito un tonfo, i docenti si sono recati nell’aula di arte e hanno trovato diverse lamiere a terra tra la polvere. Il 29 ottobre, quindi, lezioni sospese per consentire ai Vigili del fuoco di fare un sopralluogo completo dopo i primi interventi nell’immediatezza dell’accaduto.
Nelle stesse ore è venuto giù anche un in cartongesso dell’Istituto Superiore A. Rizza di Siracusa. In questo caso, decisivo è stato il ruolo della pioggia. Anche al liceo O.M. Corbino interi corridoi si sono allagati, ha spiegato Andrea Manerchia, coordinatore regionale Rete Studenti Medi Sicilia: “Il problema dell’edilizia scolastica – ha detto lo studente – è ormai da anni una delle principali piaghe della nostra regione. Da troppo tempo denunciamo lo stato disastroso dei nostri edifici scolastici, la cui vivibilità è sotto gli standard umani”.
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L’ultimo episodio del cedimento del controsoffitto “è solo la punta di un mastodontico iceberg di problemi che gli studenti siciliani vivono nelle loro aule. Mancanza di riscaldamenti, classi pollaio e soprattutto locali non in sicurezza sono all’ordine del giorno nel panorama scolastico della nostra terra. Quando si tratta della sicurezza stessa degli studenti, crediamo che l’attenzione delle istituzioni debba essere immediata; per questo chiediamo da anni l’istituzione di un anagrafe regionale dell’edilizia scolastica, che possa monitorare in maniera precisa e capillare tutti i problemi strutturali delle scuole favorendo interventi tempestivi e mirati”.
Protesta anche Alberto Irone, portavoce nazionale Rete Studenti Medi: “dopo il primo investimento, ad inizio mandato, di questo governo in edilizia scolastica, ancora oggi alcuni cantieri stentano a partire ed è quanto mai palese che i soldi stanziati non sono sufficienti a coprire le tantissime situazioni di estrema gravità in cui versano le scuole italiane. Una buona scuola non crolla in testa agli studenti”.
Ricordiamo, infine, che il prossimo 22 novembre ricorre il sesto anniversario della morte di Vito Scafidi, lo studente allora 17enne rimasto vittima del crollo di un controsoffitto dell’aula del liceo Darwin di Rivoli: nei giorni scorsi la famiglia ha mostrato disappunto per la probabile assenza dei vertici del Governo e del Miur alla cerimonia di ricordo. Inoltre, la madre di Vito, ha denunciato che “i lavori al Darwin, sebbene ci siano i soldi, ben 500 mila euro dell’Inps, non sono ancora partiti”.
Su youtube, infine, sono stati ‘postati’ dei significativi video delle infiltrazioni nella scuola superiore Rizza di Siracusa. Chi è interessato a prenderne visione può cliccare sull’indirizzo sottostante:
https://www.youtube.com/watch?v=yrq2m-YboIM&list=UUhE8bK7Vux69nqrbjIkEUcg
https://www.youtube.com/watch?v=tC-UXp7cCkM&list=UUhE8bK7Vux69nqrbjIkEUcg&index=1
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