Sicurezza a scuola, per Cittadinanzattiva è peggiorata
“In Italia solo un istituto su tre è in possesso dei requisiti di agibilità statica ed appena uno su quattro di quelli riguardanti l’agibilità igienico-sanitaria: nel 25% delle scuole da noi esaminate mancano i certificati antincendio ed in generale sulla sicurezza“: a denunciare lo stato di scarsa prevenzione di incidenti in cui verserebbero circa 3.000 sedi scolastiche italiane è Teresa Petrangolinidell’associazione Cittadinanzattiva.
L’occasione per farlo è stata la presentazione del VII rapporto sulla “Sicurezza, qualità e comfort degli edifici scolastici” ha denunciato l’aggravarsi del problema. Paradossalmente, malgrado gli annunci trasversali giunti negli ultimi dieci mesi, dopo la morte in liceo di Rivoli del giovane Vito Scafidi, secondo Cittadinanzattiva la sicurezza nelle scuole rimane un tema affrontato solo a parole.
Secondo la Onlus i rischi per l’incolumità degli studenti, dei docenti e di tutti gli operatori impegnati nella scuola sarebbero infatti addirittura aumentati: e ciò nonostante a febbraio la Conferenza Stato-Regioni abbia dato il via libera al monitoraggio nazionale sullo stato strutturale degli edifici scolastici ed il ministro all’intervento immediato nei casi di maggiore pericolo. A peggiorare la situazione non sarebbero però gli aumentati rischi per intonaci o muri pericolanti, ma l’innalzamento ulteriore, contenuto nella Legge 133/08, del numero massimo di studenti per classe o per laboratorio. Una deroga che in molti istituti, soprattutto le prime classi dei licei più richiesti, ha permesso la composizione di classi anche con quasi 30 studenti.
Una modifica contestata nei giorni scorsi anche dal Codacons che ha sporto denuncia contro il Ministro ed i 104 direttori degli uffici scolastici provinciali italiani “per interruzione e turbativa di pubblico servizio e violazione delle norme sulla sicurezza delle classi che superano i 25 alunni”.
Ma la linea intrapresa da Cittadinanzattiva è stata diversa: niente denunce generiche, ma qualora giungessero precise e circostanziate indicazioni fornirà adeguata assistenza legale. A fornire le informazioni sull’eccessi di studenti saranno direttamente gli studenti, i genitori, gli insegnanti ed il personale Ata: per farlo, anche autonomamente, dovranno compilare via internet una scheda per indicare la presenza di un numero eccessivo di allievi.
Complessivamente, dall’indagine svolta nei 104 istituti collocati in 11 diverse Regioni, risulta che “il 52% delle aule ha spigoli non protetti, il 17% spacchi di intonaco, il 29% finestre non integre, il 24% cavi volanti, il 29% prese e interruttori rotti o divelti e il 12% barriere architettoniche”.