Continuando a denunciare le mancanze dell’Amministrazione centrale e l’impossibilità per i Comuni di sostenere gli oneri della ristrutturazione degli edifici scolastici, in considerazione degli esigui finanziamenti ricevuti dallo Stato, l’Anci (Associazione nazionale dei comuni italiani) ha ancora una volta lanciato un appello affinché Governo e Parlamento non continuino ad ignorare le pessime e pericolose condizioni di molti edifici scolastici in Italia.
La Commissione scuola dell’Anci ricorda che il tema della sicurezza delle scuole dovrà essere affrontato al più presto, soprattutto in vista del termine previsto per l’adeguamento delle strutture a norma di legge, fissato al 31 dicembre 2004.
Recentemente "Cittadinanzattiva" ha presentato i dati dell’indagine "Impararesicuri", da cui emerge che in Italia un edificio scolastico su tre soffre di precarietà strutturale. In particolare, sono stati evidenziati: crolli di intonaco (all’interno e all’esterno) in una scuola su tre; assenza di certificazioni (agibilità statica, igienico-sanitaria e di prevenzione incendi) in una scuola su due; mancanze in relazione all’adeguata segnalazione su vie di fuga e localizzazione degli estintori; presenza di barriere architettoniche all’ingresso principale in una scuola su quattro.
Il rapporto ha riguardato 200 edifici scolastici di 14 Regioni e 20 Province, interessando 2.823 classi e 54.495 alunni, di cui 483 disabili.
Adriana Bizzarri, responsabile scuola di Cittadinanzattiva, ha dichiarato: "Nonostante sia migliorata la sicurezza generale delle scuole rispetto al monitoraggio condotto lo scorso anno e siano stati realizzati alcuni interventi strutturali per rispondere all’ormai imminente scadenza (31 dicembre 2004) per l’adeguamento alla legge 626, restano ancora molti punti dolenti".
Come evidenziato anche dal Movimento di Difesa del Cittadino, l’indagine, inoltre, ha rilevato che i crolli di intonaco, di diversa entità, hanno riguardato 72 delle 200 scuole monitorate, interessando nel 20% dei casi le aule, nel 16% il cortile, nel 13% i corridoi e nell’11% i servizi igienici.
Nel 39% delle aule si trovano banchi e sedie rotti o in cattive condizioni; rispettivamente nel 16% e nel 17% dei casi, vi sono pavimenti sconnessi e finestre non integre. I livelli di illuminazione, areazione e temperatura ambientale sono considerati appena discreti.
Resta poi "allarmante" la situazione per quanto concerne la certificazione degli edifici scolastici, per i quali manca nel 51% quella di agibilità statica e igienico-sanitaria e nel 68% quella di prevenzione incendi.
Barriere architettoniche risultano presenti nell’ingresso principale delle scuole (23% dei casi), nell’accesso al cortile e ai servizi igienici (in entrambi i casi la percentuale si attesta al 19%). Il 10% delle aule presenta barriere per i disabili.
A parte il fatto che circa il 25% degli istituti scolastici non dispone di palestra al proprio interno, dovendo così utilizzare palestre esterne, aule libere o il cortile, quando la palestra al chiuso è presente sono tante le carenze (ad esempio, il 19% delle palestre dispone di attrezzature danneggiate, mentre nel 41% dei locali manca la cassetta di pronto soccorso).
"Cittadinanzattiva" ha richiesto l’istituzione, per ciascuna Regione, di un commissario straordinario per la sicurezza scolastica, che verifichi, con la collaborazione della Protezione civile, l’adeguamento alla legge 626 e l’avvio, a livello nazionale e locale, di programmi di informazione e addestramento sulla sicurezza all’interno delle scuole. Per il prossimo 25 novembre sarà organizzata una "Giornata per la sicurezza scolastica", dedicata a iniziative di sensibilizzazione e ad attività specifiche come, ad esempio, prove di evacuazione.
Il segretario generale di Cittadinanzattiva, Teresa Petrangolini, inoltre, ha chiesto al Miur "di rendere operativo l’Osservatorio nazionale sulla sicurezza, che non si riunisce da due anni, allargandone la composizione anche alle organizzazioni civiche".
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