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Sicurezza, i presidi Cgil contro Comuni e Province: le nostre denunce diventano lettere morte

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I presidi sono nelle condizioni per verificare i rischi dell’istituto da loro diretto? Per il Coordinamento Regionale Dirigenti Scolastici Flc-Cgil Roma e Lazio sì, ma il punto è un altro.

Con una nota, hanno ricordato che “con l’emergenza terremoto, il sindaco di Roma Virginia Raggi ha chiesto ai dirigenti scolastici di effettuare una valutazione che segnalasse attraverso una check list precompilata la presenza di eventuali crepe o lesioni all’interno e all’esterno degli edifici”.

Tuttavia, i presidi ogni anno ripetono all’ente locale responsabile delle strutture scolastiche (il comune per per le scuole del primo ciclo e le medie, le province per le superiori) la comunicazione delle criticità, delle documentazioni mancanti o incomplete, delle esigenze di intervento.

Dopo aver rammentato che “qualcuno (il riferimento è forse all’Anp? n.d.r.) ha commentato che ‘i presidi’ non sono ‘esperti di statica’ e le loro segnalazioni non sono affidabili per quanto riguarda la sicurezza degli edifici”, i dirigenti scolastici laziali della Flc-Cgil sostengono che “se hanno la formazione richiesta, con il supporto del RSPP se lo hanno nominato, possono e devono effettuare l’aggiornamento della valutazione dei rischi, anche in situazioni di emergenza come quella dei giorni scorsi quando bisognava verificare se le scosse del sisma che ha colpito il centro Italia avevano prodotto danni agli edifici scolastici”.

Quello che contestano i ds che fanno capo ai lavoratori della Conoscenza della Cgil“è che le segnalazioni e le denunce che quotidianamente e ripetutamente i dirigenti scolastici inoltrano agli enti competenti sullo stato precario dell’edilizia scolastica restano per lo più senza risposta e che non bisogna aspettare le scosse di terremoto per preoccuparsi dell’incolumità di alunni e personale della scuola”.

Quindi, continuano, “gli enti locali avevano ed hanno tutti gli elementi informativi necessari per individuare le priorità e per programmare e realizzare gli interventi necessari. Per l’ennesima volta registriamo che invece di costruire un efficiente sistema di monitoraggio e di controllo i sindaci rincorrono le emergenze caricando di responsabilità i dirigenti e le scuole”.

Pertanto, concludono i ds della Flc-Cgil, “superata questa fase, nella quale l’attenzione di tutti deve essere rivolta a garantire la sicurezza delle alunne e degli alunni delle nostre scuole, si dovrà non solo parlare dei problemi degli edifici scolastici, si dovrà risolverli”.

  

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