“L`iniziativa – dicono gli organizzatori -, che in 18 giorni ha toccato 17 scuole e centri commerciali di 14 Province e 8 Regioni (Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Puglia, Campania, Lazio), ha riscosso un notevole successo consentendo di coinvolgere e sensibilizzare sui rischi della strada più di 6.000 studenti, 1500 dei quali hanno eseguito anche prove sui simulatori di guida sicura”.
Il progetto prevedeva, infatti, una sessione teorica di sicurezza stradale, rivolta principalmente agli alunni delle prime classi (quindi 14-15ennni) che devono conseguire il patentino per il ciclomotore, e prove su simulatori di guida sicura, dedicate agli studenti delle quarte e delle quinte superiori già in possesso della patente o che si apprestano ad affrontare gli esami per conseguirla. A ciascuna delle scuole che hanno ospitato l`iniziativa, la Fondazione Ania regalerà un simulatore di guida sicura, per dare all`istituto l`opportunità di organizzare momenti di formazione anche in futuro.
“E` atroce che un Paese sempre più vecchio veda distruggere sulla strada le sue giovani vite e le sue risorse umane per il futuro. Il 30% dei morti per incidente stradale ha meno di 30 anni e 1 morto su 10 addirittura tra i 15 e i 20 anni – ha detto Sandro Salvati, presidente della Fondazione Ania per la Sicurezza Stradale -. E` ora di dire basta allo stordimento della musica a tutto volume, all`alcol e alla distrazione che sono spesso la miccia d’innesco degli incidenti che coinvolgono i nostri ragazzi. Bisogna intervenire insieme alle famiglie e alla scuola per fare in modo che i giovani capiscano il valore della vita e non la mettano in gioco con atteggiamenti sconsiderati alla guida. E` necessario che si rendano conto che la strada non è una playstation e, in caso d`incidente, non esiste ‘rewind’”.