Il progetto prevedeva, infatti, una sessione teorica di sicurezza stradale, rivolta principalmente agli alunni delle prime classi (quindi 14-15ennni) che devono conseguire il patentino per il ciclomotore, e prove su simulatori di guida sicura, dedicate agli studenti delle quarte e delle quinte superiori già in possesso della patente o che si apprestano ad affrontare gli esami per conseguirla. A ciascuna delle scuole che hanno ospitato l`iniziativa, la Fondazione Ania regalerà un simulatore di guida sicura, per dare all`istituto l`opportunità di organizzare momenti di formazione anche in futuro.
“E` atroce che un Paese sempre più vecchio veda distruggere sulla strada le sue giovani vite e le sue risorse umane per il futuro. Il 30% dei morti per incidente stradale ha meno di 30 anni e 1 morto su 10 addirittura tra i 15 e i 20 anni – ha detto Sandro Salvati, presidente della Fondazione Ania per la Sicurezza Stradale -. E` ora di dire basta allo stordimento della musica a tutto volume, all`alcol e alla distrazione che sono spesso la miccia d’innesco degli incidenti che coinvolgono i nostri ragazzi. Bisogna intervenire insieme alle famiglie e alla scuola per fare in modo che i giovani capiscano il valore della vita e non la mettano in gioco con atteggiamenti sconsiderati alla guida. E` necessario che si rendano conto che la strada non è una playstation e, in caso d`incidente, non esiste ‘rewind’”.
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