Sicurezza in Rete: il decalogo dei pericoli e consigli per teenager
Se appena sei di fronte un computer apri il messenger, se hai più di mille contatti, se il tuo profilo è cliccato anche da persone che non conosci… Inizia così la paginache il sito internet skuola.net ha dedicato in questi giorni alla prevenzione dei pericoli cui sono esposti i giovani che usano internet. L’iniziativa rientra nelle settimane nazionali della “Sicurezza in Rete”: il progetto volto alla sensibilizzazione degli utenti dei social network sulla navigazione sicura, promossa da SicuramenteWeb in collaborazione anche con l’Unione nazionale Consumatori, la Polizia Postale e delle Comunicazioni e Abilab.
Il concetto base da cui si parte è quindi che la rete è piena di insidie. La community per studenti ha così raccolto i dieci pericoli più frequenti. E ha prodotto utili indicazioni, soprattutto indirizzate ai giovani inesperti di navigazione on line e di interazioni in rete, per evitare di incapparvi. Vediamo, in breve, di cosa si tratta.
Il primo pericolo di cui bisogna essere sempre coscienti è l’identità mascherata: “nella vita reale se qualcuno si maschera – dice la redazione della community – puoi accorgertene subito. In Rete è molto semplice assumere identità diverse da quella vera. Quindi non dare mai indirizzi, numeri di telefono o altre informazioni che ti rendano rintracciabile a persone che non hai già incontrato nella vita reale”.
Quando si interagisce on line, soprattutto mentre si chatta, va poi considerato che questo è un “terreno” molto frequentato dai pedofili nascosti: “se ti trovi in un sito dedicato ai giovani e incontri un adulto, sii prudente. Cosa ci fa un adulto sul sito dove si aiutano gli studenti a svolgere i compiti? Se ti contatta, fai attenzione ai tuoi dati personali e agli appuntamenti”.
Molta attenzione poi a quando ci si imbatte in siti dove primeggia la pornografia verbale: “esistono forum per ragazzi dove si discute sul sesso usando un linguaggio esplicito, luoghi dove è più facile incontrare persone che hanno secondi fini, quindi è meglio evitarli”. Lo stesso discorso vale per gli appuntamenti al buio: “molti ragazzi vogliono incontrare gli amici virtuali. Se anche tu ne hai voglia, prendi appuntamenti in luoghi molto frequentatati e fatti sempre accompagnare. Infine non dimenticarti di avvertire i tuoi genitori su orario e luogo dell’incontro”.
Ed anche su internet sta prendendo corpo la pratica dello stalking: “se qualcuno ha il tuo numero di telefono, conosce il tuo indirizzo di casa, sa dove vai a scuola o in palestra, può usare questi dati per intromettersi in maniera molesta nella tua vita privata”. La Rete, del resto, è lo specchio della società. Si compone di testi ed immagini inserite sempre più frequentemente dagli utenti: normale, quindi, che in una società sempre più violenta ci si possa imbattere sempre più spesso in luoghi o situazioni virtuali dove primeggia il cosiddetto cyber-bullismo: su internet “è facile diventare bulli, non serve la violenza fisica. Un fotomontaggio che ti ridicolizza può farti star male se lo vedono i tuoi amici. Se qualcuno apre un gruppo sul tuo social network con lo scopo di prenderti in giro, potresti rimanerci molto male. Se sei una vittima di questi comportamenti, segnala gli abusi ai gestori del sito dove si trova il materiale”.
Un’altra pratica molto in voga quando si parla di digitale ed internet è il furto di identità. La redazione del sito dedicato ai giovani mette in guardia dagli scambi pericolosi: “se un ladro ti ruba il passaporto difficilmente potrà usare la tua identità. Ma se qualcuno conosce username e password, può usare indisturbato il tuo nome e la tua faccia virtuali. Perciò usa password complesse (es. numeri e lettere) e imposta domande di ‘recupero password’ a cui solo tu sai dare una risposta”.
Molta cura va poi posta alla tutela della propria privacy: non è necessario essere degli informatici e super-esperti di reti. Per andare ad impadronirsi dei profili privati, sempre se siano reali, basta entrare nei più comuni e gettonati social network. Scuola.net spiega che per difendersi da questo pericolo occorre impostare sempre i “livelli di privacy” ad una modalità il più possibile alta, “affinché i tuoi dati non siano mai pubblici. Le informazioni che ti riguardano – sottolineano – sono di tua proprietà. Perciò se trovi una foto o un video che ti riguardano su internet, ma non sei d’accordo, puoi segnalare l’accaduto ai gestori del sito dove si trovano questi contenuti.
L’ultimo consiglio, invece, è più filosofico che pratico: fare mente locale sul fatto che il computer ed internet sono per sempre degli strumenti. Utili, formidabili per mettere in relazioni, trovare informazioni, fruire di mille cose. Strumenti utili a ritrovarsi in un mondo particolare, spesso dorato. E ci si dimentica di essere in una dimensione virtuale, rischiano così l’evasione dalla realtà: “esagerare con le relazioni virtuali – spiegano dal sito studentesco – può isolarti dal mondo reale. Non stare troppe ore al pc, esiste ancora la vita reale”.
La partecipazione all’iniziativa fa parte nell’attività didattica che quotidianamente Skuola.net svolge nei confronti degli studenti. Il sito mette a disposizione contenuti didattici che aiutano i ragazzi nella loro attività di studio. Se c’è bisogno di una ripetizione o di un aiuto specifico, sul forum dei tutors si rendono disponibili per spiegazioni e approfondimenti.
Tra le iniziative delle settimane nazionali della “Sicurezza in Rete” si segnala, infine, un sondaggio on line tra gli utenti italiani dei social network, attraverso cui gli organizzatori intendono “rilevare il livello di conoscenza dei rischi di questi ambienti e la consapevolezza degli strumenti esistenti per tutelarsi”.
L’esigenza della Settimana Nazionale della Sicurezza in Rete 2009 nasce dalla rapidissima diffusione dei social network nell’ultimo anno, che ha notevolmente influito sulle modalità di navigazione e sull’utilizzo della rete da parte degli utenti italiani: dai risultati di alcune ricerche recenti e in particolare dalla Seconda Indagine dell’Osservatorio Internet sul mondo della messaggistica istantanea in Italia risulta infatti che il 63% del campione intervistato ha iniziato a frequentare i social network analizzati proprio nel corso dell’ultimo anno. Un altro elemento che sottolinea il bisogno di un’iniziativa di educazione e sensibilizzazione è il fatto che il 41% dei teenager italiani tra i 14 e i 18 anni dedica la maggior parte del proprio tempo speso sul web proprio ai social network (European Online Safety Survey 2009). La Settimana mira, attraverso gli sforzi dei social network coinvolti, a suscitare l’interesse degli utenti verso le tematiche legate alla sicurezza, per far loro acquisire le conoscenze necessarie per tutelarsi e per dar loro tutti gli strumenti utili per navigare in modo consapevole.