Il 10 febbraio 2016 la Camera dei Deputati ha approvato all’unanimità un importante ordine del giorno (n. 9/03513-A/094) presentato dall’on. Umberto D’Ottavio (PD) primo firmatario e da Antonio Boccuzzi e Gianna Malisani (PD) cofirmatari, che impegna il Governo ad assumere tutte le iniziative legislative e regolamentari che ridefiniscano le responsabilità del dirigente scolastico in materia di sicurezza a scuola, alla luce, anche, dell’attuazione completa della legge n. 107 del 2015. Un primo passo importante e specifico su una tematica che attiene ai compiti ed alle responsabilità del preside della scuola statale.
DiSAL – che ha da tempo sollecitato iniziative tese a ridefinire in sede legislativa le responsabilità dei dirigenti scolastici in materia di gestione della sicurezza così come attualmente stabiliti dalla normativa vigente, al fine di individuare ruoli e compiti precisi in capo agli Enti Locali proprietari degli edifici – accoglie con interesse e plaude all’azione del gruppo di deputati, prima in materia in Parlamento.
“DiSAL – ha dichiarato il presidente nazionale Ezio Delfino – intende sostenere tale iniziativa e, in collaborazione con l’on. D’ Ottavio, con la disponibilità di giuristi esperti e di altri parlamentari, si impegna a collaborare alla stesura di proposte e strumenti operativi per avviare, nelle sedi delle Commissioni parlamentari, la discussione ed approvazione di norme che definiscano una disciplina chiara in materia di responsabilità del dirigente scolastico, sia per quanto riguarda la conduzione degli edifici destinati all’istruzione, che la definizione del ruolo di datore di lavoro in una scuola”.
Una priorità sollecitata non solo dai recenti incidenti accaduti nelle scuole, che hanno coinvolto direttamente in causa i dirigenti scolastici individuati come diretti e, talvolta, unici responsabili, ma soprattutto per favorire l’avverarsi di un ruolo del dirigente di scuola messo in grado di svolgere appieno il proprio ruolo di responsabile formativo, culturale ed organizzativo affrancato da responsabilità ed incombenze in molti casi non attuabili per mancanza di risorse finanziarie e di competenze interne alle scuole e che, soprattutto, ne snaturano la funzione.
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