A Messina la task force di tecnici, voluta dal Sindaco De Luca a seguito di un incontro con il Presidente della regione Musumeci e ANCI, per la stesura delle schede AeDES (Agibilità e danno nell’emergenza sismica) riguardanti le scuole cittadine, dal punto di vista strettamente tecnico lasciava dubbi sull’efficacia dell’azione.
Le schede AeDES infatti nascono per valutare la vulnerabilità degli edifici dopo un evento sismico, e non quindi nell’ordinario. Intanto però è intervenuta la proroga Ministeriale che posticipa le scadenze per mettere a norma le scuole al 31 agosto 2019.
A tal riguardo si ricorda che Aedes, cioè Agibilità e Danno nell’Emergenza Sismica è una scheda, compilata dai tecnici della Protezione Civile, senza la quale non si può rientrare in un edificio colpito da un sisma.
La scheda per un esito positivo della verifica deve dare come risultato A, cioè “Agibile”. Esito positivo. Se l’edificio è classificato A, significa che è agibile, e si può rientrare.
Con B non è agibile, ma basta qualche piccolo lavoro di risanamento (la riparazione di un controsoffitto o di un cornicione pericolante) per sistemarlo.
C significa parzialmente inagibile, cioè una parte dell’immobile è sano e potenzialmente utilizzabile, ma sull’altra parte vanno fatti interventi urgenti. D è un risultato incerto: i tecnici hanno bisogno di un’altra ispezione. E è il palazzo danneggiato gravemente o semicrollato.
C’è pure la F, in questo alfabeto dell’agibilità post terremoto: significa che c’è un pericolo esterno (ad esempio un campanile danneggiato) che grava su un immobile tutto sommato in buone condizioni.
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