I numeri che riguardano la sicurezza delle scuole in Sicilia, secondo l’ultimo rapporto “Imparare sicuri” di Cittadinanzattiva, sono impietosi. Dei 45 crolli verificatisi tra settembre 2021 e giugno 2022, sei sono accaduti nell’isola. Ma il dato allarmante è che solo il 6,8% degli edifici è costruito secondo le norme antisismiche. Dei 3.658 istituti statali della Sicilia, solo lo 0,4% è stato adeguato alle norme antisismiche e lo 0,3% è stato oggetto di miglioramenti. Solo in Sardegna e in Campania si fa peggio.
Come segnala “La Repubblica” diversi sono stati gli episodi degli ultimi mesi che hanno riguardato le scuole siciliane. Dai due feriti dell’istituto Papa Giovanni XXIII di Terrasini (per via della caduta di alcuni calcinacci dal tetto), al crollo del tetto del liceo scientifico “Boggio Lera” di Catania, dal distacco di un pezzo di soffitto nell’aula magna dell’istituto nautico di Trapani al crollo del soffitto nell’aula di musica dell’istituto Pirandello di Campofranco, in provincia di Caltanissetta.
Una problematica, come si vede, che riguarda tutta l’isola. Manca la prevenzione e si corre ai ripari solo quando il danno è fatto. Ci sarebbero i fondi del Pnrr, un fiume di denaro per riqualificare istituti per l’infanzia e una parte utile alla messa in sicurezza degli edifici scolastici. Il rischio però è che tali fondi possano andare perduti perché mancano indicazioni chiare su come procedere. E molti dirigenti scolastici rischiano di andare in confusione.
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