Presentato a Roma il rapporto di Cittadinanzattiva sullo stato strutturale delle scuole italiane.
Un report, redatto per il 16esimo anno consecutivo, scaturito dall’invio di istanze di accesso civico a 7.252 Comuni, Province e Città metropolitane, relative a 6.556 edifici scolastici di 20 Regioni, per fornire un quadro più aggiornato rispetto alla sicurezza sismica e avere informazioni dettagliate rispetto alle certificazioni e agli investimenti degli Enti locali sulle indagini sui solai e la manutenzione ordinaria e straordinaria di questi istituti.
Nell’anno scolastico 2017-2018, sono stati 50 i crolli nelle scuole, record degli ultimi 5 anni.
Più di un episodio ogni 4 giorni di scuola. Ad essere interessate in particolare scuole della Campania (8 casi), del Lazio (7) e della Lombardia (6).
Questi casi hanno provocato il ferimento, per fortuna lieve, di 10 bambini e bambine, di 2 docenti e di 1 addetta alle pulizie.
Questi si aggiungono ai 156 crolli e distacchi di intonaco censiti nei precedenti anni scolastici (36 nel 2013/14, 45 nel 2014/15, 31 nel 2015/16, 44 nel 2016/17), per un totale di 206 episodi in cinque anni. Il totale dei feriti dal 2013 ad oggi è pari a 37.
Italia a due velocità
Come segnala il rapporto, emerge una Italia a tre velocità, sia sulla manutenzione che sull’adempimento delle norme e delle certificazioni richieste dalla legge: ad investire di più sulla manutenzione ordinaria è la Lombardia (in media quasi 119mila euro), meno la Puglia (non si arriva ai 3mila euro); la verifica di vulnerabilità sismica è stata effettuata solo nel 2% delle scuole calabresi e nel 59% di quelle umbre, il certificato di prevenzione incendi è presente nel 69% degli istituti del Trentino Alto Adige e solo nel 6% di quelli laziali.