Politica scolastica

Sicurezza scuole, Villani: “Modifica della proposta legge per responsabilità dei presidi”

“Hanno pienamente ragione i dirigenti scolastici a sollecitare interventi legislativi in tal senso. In Italia la fotografia della situazione relativa all’edilizia scolastica è disastrosa: 22.000 scuole su 42.000 sono state costruite prima del 1970 con criteri non antisismici e sono prive di certificazioni. Il 59% degli istituti non ha il certificato di Prevenzione degli Incendi. Consapevole di questa problematica, nelle prime settimane del nostro insediamento ho presentato una proposta di modifica del D.Lgs. 81/2008, per cambiare questa situazione e per definire una volta e per tutte di chi siano le responsabilità in merito alla sicurezza degli edifici scolastici”.

Così la deputata del Movimento 5 Stelle, Virginia Villani ripercorre l’iter della sua proposta di legge “Introduzione del titolo XII-bis del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, concernente la sicurezza degli immobili utilizzati dalle istituzioni scolastiche” presentata il 7 agosto del 2018.

“Al Ministero abbiamo previsto un Piano nazionale triennale che prevede un finanziamento di un miliardo e 700 milioni da destinare all’edilizia scolastica, è altresì possibile chiedere fondi per valutare la sicurezza dei tetti e dei solai e avviare una manutenzione straordinaria. Ma questo è solo un primo passo. La sicurezza è un problema prioritario: le mamme devono avere la certezza che i figli, quando sono a scuola, siano in un luogo sicuro. Non possiamo rinunciare a questo diritto, né mettere a rischio la sicurezza dei nostri bambini e del personale scolastico.

Tuttavia la tematica della sicurezza nelle scuole abbraccia anche un’altra questione che riguarda i Dirigenti Scolastici – spiega Villani – E’ un problema “tutto” italiano dove le responsabilità, civili e penali, del Dirigente Scolastico, del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione e del Medico Competente dipendono, per legge, dal potere decisionale e di spesa di altri soggetti come Comuni, Province, Regioni, Privati, Stato. Ciò perché Sindaci, Presidenti di Provincia, Presidenti di Regione e Privati. Loro sono, per legge, i veri “proprietari” degli edifici scolastici e quindi responsabili, in pieno, dal punto di vista civile e penale, delle loro omissioni. Spesso però si privilegia il loro ruolo politico ed il trasferimento di ogni responsabilità, in caso di problemi o incidenti, va ai Dirigenti Scolastici che, per contro, non hanno in concreto “pieni” poteri organizzativi e di spesa, così come richiesto espressamente dal D.Lgs. 81/2008″.

I rischi che si corrono a scuola, al giorno d’oggi, sono troppo alti.

Stando ai dati pubblicati lo scorso anno da Cittadinanzattiva, si verifica un crollo ogni quattro giorni di scuola, tre edifici su quattro senza agibilità statica, solo uno su venti in grado di resistere ad un terremoto. Accade frequentemente di osservare su pareti e soffitti degli Edifici Scolastici la presenza di muffe, funghi e infiltrazioni di acqua che possono produrre crolli dei soffitti.

Spesso, anche a seguito di segnalazioni del personale scolastico, degli studenti, dei genitori e dei cittadini, i “proprietari” come il Comune, la Provincia ed i Privati tendono a rinviare tali interventi facendo sì che la situazione si aggravi progressivamente. Secondo i dati forniti anche dall’Inail, inoltre, è stata riscontrata una presenza di amianto nel 15% nelle scuole monitorate al livello nazionale. Ben cinquanta invece, gli episodi di crolli e di distacchi di intonaco registrati da Cittadinanzattiva, tramite la stampa locale, tra settembre 2017 e settembre 2018, ovvero più di un episodio ogni 4 giorni di scuola.

“Uno scenario che non possiamo più ignorare e che fa capire l’urgenza di calendarizzare la proposta di modifica del D.Lgs. 81/2008 così da definire gli obblighi di sicurezza e le responsabilità dei proprietari, circoscrivendo il ruolo dei Dirigenti Scolastici – spiega la Deputata Virginia Villani – Il “Dirigente Scolastico ha le mani legate, non può intervenire concretamente, e non ha pieni poteri di spesa sulle strutture (ex art. 2 lettera b) D.Lgs. 81) ma è responsabile in caso di crolli, infortuni e disagi. Il Comune o la Provincia o il Privato o lo Stato come “proprietari” devono garantire gli interventi di manutenzione ordinaria, di manutenzione straordinaria, le certificazioni e i collaudi per il funzionamento degli edifici, con i relativi rinnovi.

Un assurdo italiano dove il Dirigente Scolastico che vive la realtà della “sua” scuola, giorno dopo giorno, consapevole dell’alto rischio, supportato dal parere di un consulente specializzato come il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, non può decidere autonomamente la chiusura della scuola in caso di acclamata emergenza o urgenza” dichiara l’On. Villani.

“Con la proposta di legge del MoVimento 5 Stelle, datata 7 agosto 2018, a mia prima firma, non verranno ritenuti responsabili i Dirigenti Scolastici che avranno fatto richiesta (per tempo) di intervenire sulla manutenzione dell’edificio scolastico. Ciò per quanto attiene alla sicurezza nell’ambito dell’attività scolastica. Invece, l’ente proprietario dell’immobile dovrà occuparsi sia dei rischi inerenti alla struttura degli edifici sia dell’identificazione delle misure atte ad evitarli – afferma Villani.

Questo perché anche se il dirigente scolastico è considerato come datore di lavoro, non ha però le necessarie risorse e strumenti per poter operare direttamente al fine di garantire la sicurezza delle strutture. Con l’approvazione della proposta di modifica al D.Lgs. 81/2008 saranno dunque apportati diversi cambiamenti, soprattutto per quanto riguarda l’articolo 18 che si occupa delle responsabilità, civili e penali, dei Dirigenti Scolastici per ciò che riguarda la sicurezza nei luoghi di lavoro. Con la nuova legge, dunque, le responsabilità dovrebbero essere meglio ripartite tra gli enti proprietari degli immobili scolastici ed i Dirigenti Scolastici. Una norma che cambierà l’architettura giuridica delle responsabilità e assicurerà al personale ed ai bambini, scuole sicure e più accoglienti” conclude la deputata.

Redazione

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