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Sicurezza stradale, che “stretta”: zero tolleranza su droga e alcol, monopattini con targa e corsi a scuola con punti premio agli studenti

Il 27 giugno il Consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge dedicato agli interventi in materia di sicurezza stradale e alla delega per la revisione del Codice della strada. Il testo – presentato dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, in sinergia con il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara e il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi – prevede una stretta ai neopatentati: non potranno guidare supercar per i primi tre anni, il limite attuale è di un anno. Una misura introdotta sulla scia del drammatico incidente di Roma che ha coinvolto i giovani youtuber.

Nel nuovo codice entrano poi norme per i monopattini e per la sicurezza dei ciclisti. È anche prevista una delega al Mit per rivedere l’intero sistema di multe e sanzioni stradali. Inoltre, per ubriachi e drogati alla guida ma anche per chi usa il cellulare al volante arriva un’ulteriore “stretta” con penalità e sospensioni che diventano anche pesantissime. L’obiettivo di fondo è coniugare sanzioni e prevenzione.

Le novità per la scuola

Per quanto riguarda gli interventi di interesse del ministero dell’Istruzione, lo stesso dicastero ha comunicato che verrà potenziata l’educazione in ambito scolastico, istituendo corsi extracurricolari di educazione stradale con una premialità finale: a ogni studente che li avrà frequentati verranno attribuiti due punti aggiuntivi all’atto del conseguimento della patente. I corsi verranno introdotti intervenendo sull’articolo 230 del Codice della strada e saranno organizzati dalle Scuole secondarie di II grado, statali e paritarie.

“Ogni anno – ha dichiarato il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara – in Italia un grande numero di persone – molte delle quali giovanissime – perde la vita a causa degli incidenti stradali. Per contrastare questo tragico bilancio, a partire dal prossimo anno potenzieremo l’insegnamento dell’educazione stradale nelle scuole, tramite corsi tenuti da personale esperto, al termine dei quali ai ragazzi che vi hanno partecipato saranno assegnati crediti aggiuntivi all’atto del conseguimento della patente. È decisivo sensibilizzare le nostre ragazze e i nostri ragazzi sull’importanza di una guida prudente, sicura, consapevole”. 

Le altre iniziative del MIM per l’educazione stradale

Gli interventi del MIM nel ddl si inseriscono nell’ambito delle numerose iniziative del Ministero per promuovere la cultura della prevenzione e della sicurezza stradale nelle scuole di ogni grado, coinvolgendo gli studenti di tutte le fasce d’età.

In tutte le Scuole secondarie di II grado saranno effettuate verifiche delle conoscenze e delle informazioni dei ragazzi e delle ragazze in merito alla sicurezza e alla legge sull’omicidio stradale.

Saranno realizzati laboratori di incontro e confronto tra i giovani, anche tramite social o video, e tra studenti di un ciclo superiore e di un ciclo inferiore per esperienze di peer tutoring (attività di insegnamento tra pari in cui i ragazzi forniscono aiuto e sostegno all’apprendimento di altri in modo interattivo e sistematico), nonché tra docenti del ciclo superiore e studenti del ciclo inferiore, per sperimentare attività relative alla sicurezza stradale.

Il Ministero sta predisponendo un Protocollo d’intesa con l’Automobile Club Italia (ACI) per organizzare eventi rivolti alle scuole di ogni grado sulla sicurezza e sulla prevenzione degli incidenti e con la possibilità di attività dedicate alla “guida sicura”.

Nelle linee guida per l’insegnamento dell’educazione civica sarà richiamata l’importanza di garantire ampio spazio all’educazione stradale.

Verrà istituito un nuovo tavolo di lavoro con la Polizia stradale, con il Dipartimento di Psicologia dell’Università la Sapienza di Roma, con l’Associazione “Lorenzo Guarnieri” e con l’Associazione “Valdiserri” per definire nuovi contenuti da introdurre nei percorsi didattici curriculari ed extracurriculari.

Il commento del ministro Matteo Salvini

“Nel codice della strada abbiamo messo l’educazione stradale, la prevenzione, i controlli e poi sanzioni pesanti per chi sbaglia, arrivando alla revoca a vita per la patente per i recidivi” mentre ci sarà la “revoca della patente fino a tre anni per chi guida ubriaco o sotto l’effetto di droghe”, ha spiegato il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini.

“Il messaggio è molto chiaro: se ti stronchi di canne, ti impasticchi in discoteca o sniffi a tempo perso e ti metti al volante, lucido sì o lucido no io ti ritiro la patente e fino a tre anni non la rivedi più“, ha specificato Salvini in conferenza stampa dopo la riunione del Governo.

Cosa dice il disegno di legge approvato

Il testo del ddl è composto da 18 articoli e il titolo primo è dedicato alle misure di contrasto per chi si mette alla guida drogato o ubriaco, con una particolare attenzione per i recidivi.

In generale, nessun ritocco agli attuali limiti alcolemici. Tasso alcolemico zero, invece, per mettersi al volante se si è stati già condannati per aver guidato in stato di ebbrezza e obbligo di montare sull’auto l’alcolock, il dispositivo che impedisce la messa in moto se il tasso alcolemico supera lo zero.

Per chi fa uso di droghe, non sarà necessario provare l’alterazione, infatti una volta fermati basterà risultare positivo al test rapido per far scattare la revoca della patente e il divieto di conseguirla per tre anni.

Un minorenne che guida senza patente e ubriaco o drogato, non potrà prendere la patente fino ai 24 anni.

Stretta sull’uso dei telefonini alla guida o per chi va contromano: in questi casi scatta la sospensione breve della patente da 7 giorni fino a 20 se non si è “un virtuoso” della strada e si hanno meno di 20 punti sulla patente.

Il nuovo codice prevede, inoltre, più garanzie per i ciclisti, “che verranno protetti soprattutto in caso di sorpassi”, infatti sarà “obbligatorio” tenere una distanza di un metro e mezzo quando si sorpassa una bicicletta.

Nel testo spazio anche a norme sui monopattini: obbligatoria la targa, l’assicurazione e l’uso del casco.

Per chi circola sul monopattino senza assicurazione è prevista una sanzione da 100 a 400 euro mentre per chiunque circoli con un monopattino privo di indicatori luminosi di svolta e di freno su entrambe le ruote viene comminata una multa da 200 a 800 euro.

Inoltre i monopattini elettrici noleggiati nelle città italiane dovranno essere dotati di un meccanismo che li blocchi se escono dalle aree consentite.

Nel disegno di legge già approvato sono comprese poi modifiche in materia di sicurezza dei passaggi a livello ferroviari, nuove sanzioni per la sosta vietata, nuove norme sulle ztl e “chiarezza” sugli autovelox: gli strumenti dovranno essere omologati per evitare truffe.

Entra in strada anche la safety car in caso di incidenti per rallentare il flusso veicolare e prevenirne di nuovi.

Alessandro Giuliani

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