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Sicurezza, torna la paura a Rivoli: in piazza gli studenti

Torna la paura a Rivoli, in provincia di Torino, la località divenuta tristemente famosa a seguito dell’assurda morte, quasi quattro anni fa, di uno studente diciassettenne, Vito Scafidi, per via dell’improvviso cedimento di un controsoffitto di un aula proprio mentre si svolgeva una normale lezione scolastica nel liceo Darwin.
Nei giorni scorsi, probabilmente a causa di infiltrazioni d’acqua dopo le forti piogge autunnali, hanno ceduto – precipitando sui banchi – alcuni pannelli del controsoffitto dell’Istituto tecnico commerciale ‘Romero’, ubicato, ironia della sorte, nello stesso edificio del Liceo Darwin. E il terrore è tornato negli occhi degli studenti. Il 30 ottobre circa 300 studenti sono scesi in piazza, chiedendo maggior sicurezza negli edifici scolastici. Hanno sottolineato l’episodio dell’Itc ‘Romero’ poteva avere conseguenze maggiori se fosse accaduto in un normale giorno di scuola. Alla manifestazione c’erano anche gli allievi del liceo ‘Darwin’, che fa parte dello stesso comprensorio scolastico.
Nella stessa giornata, ma per altri motivi, hanno manifestato anche gli studenti dell’Itis Giorgi di via Perlasca a Roma: insieme al Blocco Studentesco, hanno occupato temporaneamente viale Palmiro Togliatti, dando vita ad un corteo spontaneo a cui hanno partecipato oltre 300 studenti della scuola: “La protesta – ha spiegato Giorgio Dossena, rappresentante di istituto eletto nelle liste del Blocco Studentesco – dimostra che anche nelle periferie spesso dimenticate ci sono ragazzi che non sono disposti ad accettare i tagli alla scuola pubblica e il processo di privatizzazione degli istituti pubblici innescato dal ddl Aprea”.
“Le misure del premier Monti e del ministro Profumo mettono a serio rischio istituti come il nostro, che rischiano di perdere strutture e laboratori. La nostra protesta – conclude Dossena – proseguirà nei prossimi giorni, con assemblee e autogestioni. E non è escluso che si possa giungere a forme di protesta più decise come l’occupazione”.
Alessandro Giuliani

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