Il fumo fa male, anche quello delle sigarette elettroniche usa e getta: diversi studi hanno appurato che “svapare” fa male, fa correre dei rischi soprattutto tra i ragazzi: ad essere pericoloso, esponendo a seri rischi per la salute, fino al cancro, sono pure le esposizioni al fumo passivo. Ecco che allora anche i governi si stanno muovendo: nel Vecchio Continente il prima a farlo è il Belgio che dal 1° gennaio 2025 ha imposto il bando delle sigarette elettroniche usa e getta in numerosi spazi pubblici, come impianti sportivi, zoo, parchi giochi e anche le aree vicine a scuole e ospedali.
Si tratta di un provvedimento necessario per “motivi sanitari e ambientali”, ha detto il ministro della Salute belga, Frank Vandenbroucke, intervistato dall’Associated Press, insistendo sulla necessità di agire ben oltre i confini nazionali: “Stiamo davvero chiedendo alla Commissione europea di farsi avanti ora con nuove iniziative per aggiornare e modernizzare la legislazione sul tabacco”, ha sollecitato.
Lo scoro mese di giugno, 12 Stati membri – compresi Francia e Germania – hanno alzato la voce chiedendo riforme sul fumo e puntando il dito contro i ritardi accumulati dalla Commissione europea.
Il governo belga, scrive l’Ansa, ha anche chiesto alla Commissione europea di Ursula von der Leyen di estendere la stretta agli altri ventisei Paesi Ue.
La squadra di Ursula von der Leyen, nel frattempo, ha presentato una raccomandazione non vincolante – approvata nelle scorse settimane dai Ventisette – che punta a creare ambienti sempre più liberi dal fumo, riducendo entro il 2040 la popolazione Ue dei fumatori dall’attuale 25% circa a meno del 5%: la prevenzione riguarda anche la non esposizione alle sigarette elettroniche e ai dispositivi a tabacco riscaldato.
E la scorsa estate, il ministro britannico per l’Economia Circolare, Mary Creagh, ha presentato in Parlamento una legge per vietare la vendita di sigarette elettroniche monouso a partire dal 1° giugno 2025.
Gli ultimi dati della Global Tabacco Youth Survey dicono che quasi il 20% degli italiani tra i 13 e i 15 anni ne fa uso, un netto aumento rispetto all’8,4% del 2014 e al 17,5% del 2018. Nonostante ne sia vietata la vendita ai minori, quasi il 34% di essi ha provato le sigarette elettroniche almeno una volta.
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