E’ stato approvato nella seduta del 2 marzo lo schema di accordo tra Governo, regioni, province, comuni e comunità montane in materia di obbligo di frequenza delle attività formative in attuazione dell’art.68 della legge 17 maggio 1999, n. 144. Questi gli obiettivi fissati nel dispositivo.
L’assolvimento dell’obbligo di frequenza di attività formative, che potrà essere assolto anche nel sistema di formazione professionale regionale, è da considerarsi un obiettivo primario e condiviso da parte di tutti i soggetti titolari di poteri decisionali in materia.
I percorsi regionali di formazione, che si articolano in cicli formativi, devono assicurare anche misure di accompagnamento volte a favorire l’inserimento professionale dei giovani tenendo conto delle peculiarità occupazionali locali.
Dovranno, inoltre, assicurare la diffusione di standard formativi omogenei in tutto il territorio nazionale ed adeguatamente certificati. Un altro passaggio fondamentale sarà rappresentato dall’ individuazione di percorsi formativi personalizzati, che tengano conto delle specificità del soggetto e delle specifiche esigenze dei soggetti portatori di handicap, per i quali dovranno essere previste anche misure adeguate di sostegno volte a consentire la loro partecipazione alle iniziative di formazione.
Si dovrà provvedere alla creazione di un sistema di rete di comunicazione, operante a livello regionale e interregionale, di notizie e informazioni utili per i giovani soggetti ad obbligo formativo fra scuole, agenzie formative e i servizi per l’impiego. Quest’ultimi, nell’ambito delle loro competenze, avranno cura di predisporre misure idonee ad individuare percorsi formativi personalizzati. Bisognerà, inoltre, individuare le modalità di assolvimento dell’obbligo formativo nell’apprendistato, promovendo intese fra regioni, province delegate e amministrazioni scolastiche volte a favorire l’integrazione fra percorsi scolastici e di formazione professionale. Infine, verrà creato un sistema di monitoraggio effettuato dalle regioni, province e comuni sulla realizzazione degli interventi, sul livello qualitativo dei cicli formativi svolti e sull’incidenza a livello occupazionale.