Dopo lunghe e travagliate trattative, in un tavolo negoziale reso ancor più difficile dalla complessa situazione di crisi in cui si trovano molte scuole cattoliche, il 13 aprile si è finalmente trovato un accordo tra l’Agidae, il Sinasca e le altre OO.SS. del settore ed è stato “siglato” il nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro, che interessa i lavoratori che operano nelle più di duemila istituzioni aderenti all’associazione Agidae dei gestori di scuole cattoliche.
A rallentare la chiusura delle trattative è stato il difficile accordo sui tempi di riallineamento alla normale retribuzione del “salario di ingresso”, che le scuole in difficoltà, già dal 2013, avevano la facoltà di applicare ai nuovi assunti, mediante la riduzione della retribuzione tabellare, allo scopo di mantenere i livelli occupazionali e di favorire nuove assunzioni, anche a fronte dello “stato di crisi” delle istituzioni dichiarato dall’Agidae.
L’accordo del 13 aprile ha sancito che la retribuzione di accesso per i nuovi assunti cessi definitivamente, riallineandosi progressivamente entro dicembre 2018, cioè alla scadenza del nuovo CCNL, alla retribuzione tabellare, comprensiva degli aumenti contrattuali da 96 a 122 euro mensili a regime, stabiliti dal nuovo CCNL per tutti i dipendenti, con prima decorrenza maggio 2016.
Il nuovo contratto nella parte normativa ha recepito e introdotto variazioni previste dalle norme del D.Lgs. 81/15, soprattutto per quanto riguarda il tempo determinato, il part-time e anche la tutela della maternità e della paternità (D. Lgs. n. 80/2015).
L’Agidae, inoltre, provvederà ad attivare dal 1° settembre 2016 un’assicurazione di Assistenza Sanitaria Integrativa (ASI) per i lavoratori versando un contributo mensile di 5,00 euro a lavoratore, a totale carico delle scuole e secondo un regolamento che sarà concordato con le OO.SS.