I lettori ci scrivono

Signor Ministro, dov’è finito il pagamento del Mof per l’anno scolastico 2022/23?

Ricordiamo che il 17 agosto 2023 viene pubblicato sul sito del MIM una dichiarazione del Ministro Valditara nella quale lui stesso comunicava che entro il 31 agosto le risorse del MOF sarebbero state assegnate alle scuole, attribuendo quest’anno il ritardo, ai tempi prolissi per la firma del contratto integrativo nazionale avvenuta solo nel mese di luglio 2023.

Una parte della sua dichiarazione fu proprio “Subito dopo la firma del contratto integrativo abbiamo interloquito con il MEF al fine di procedere con l’attribuzione delle risorse così da evitare ritardi. Le procedure di assegnazione dei fondi alle scuole sono in corso di perfezionamento e al vaglio degli organi di controllo. Gli uffici del MIM, cui ho dato precise indicazioni in tal senso, stanno lavorando per fare in modo che entro il 31 agosto le risorse siano attribuite alle scuole e che entro il mese di settembre i compensi siano effettivamente percepiti dai titolari”.

Ebbene tutto quanto dichiarato dal Ministro non è avvenuto, non è stato mantenuto l’impegno nonostante i sindacati abbiano sollecitato fino al 30 agosto.

Per conto e in difesa di tutti i colleghi docenti e in particolare in qualità di RSU all’interno del mio istituto scolastico, affermo che è vergognoso il trattamento che la classe docente continui a ricevere da un Ministero che dovrebbe far crescere il nostro Paese, assicurare la formazione e il futuro dei nostri giovani. Si parla sempre di nuova contrattazione collettiva, per avere cosa?

Mai un aumento stipendiale adeguato, non solo adeguato ai Paesi europei ma adeguato alla dedizione che i docenti mettono nel fare il proprio lavoro; e come veniamo ripagati? Non veniamo giusto appunto ripagati, neanche quei pochi spiccioli stratassati di funzioni aggiuntive, così come tutti i progetti PON, POR, PNRR, che ci ritroviamo a svolgere per il bene della comunità scolastica e per un efficiente miglioramento dell’organizzazione istituzionale. Forse sarebbe il caso che la classe docente si mobiliti rifiutandosi di svolgere qualunque altra funzione se non quella delle proprie ore di insegnamento, almeno da garantire la formazione dei ragazzi.

Mario Di Fazio

iscriviti

ISCRIVITI al nostro canale Youtube

METTI MI PIACE alla nostra pagina Facebook

I lettori ci scrivono

Articoli recenti

Crolla soffitto in classe, docente se ne accorge in tempo e mette in salvo gli studenti: attimi di paura scuola

Una porzione di intonaco è crollata dal soffitto di un laboratorio stamani, 27 settembre, in…

27/09/2024

Nessun docente accetta la cattedra alle Isole Tremiti: alunni costretti fare da pendolari e studiare sulla terraferma

Il diritto all'istruzione nelle isole viene sempre salvaguardato? Nel caso delle Isole Tremiti non proprio:…

27/09/2024

Servizio civile agricolo, al via il progetto di Lollobrigida: 507 euro al mese per “servire la Patria” con attività rurali

Al via il Servizio Civile Agricolo, voluto dal ministro dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e dello…

27/09/2024

Precari del Concorso PNRR 2023 in piazza: “Semplici numeri in graduatoria in balia di enti privati”

La FLC CGIL scende in campo al fianco dei docenti precari che hanno partecipato al…

27/09/2024

Part-time docenti, possono richiederlo anche i supplenti al 30 giugno e al 31 agosto?

Per i docenti è possibile svolgere servizio anche con orario part-time. Per farlo, possono presentare…

27/09/2024

Cantante neomelodico si esibisce dal balcone e disturba la scuola, la petizione: “Non è questo il turismo che insegniamo”

Una vicenda molto curiosa: una scuola di Napoli ha sottoscritto una petizione per impedire ad…

27/09/2024