La dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale dovrebbe rendere pubblica la ragione per cui sta tenendo per la gola gli oltre 2000 precari presenti nelle Graduatorie ad Esaurimento di Bologna. Forse non sa che, per una persona il cui sostentamento dipende dal lavoro, non conoscere quale posizione occupa dopo la riapertura della graduatoria equivale a essere sospesa su un baratro; forse non sa che, per una persona sfruttata dallo Stato per anni, il reiterarsi di tale situazione è psicologicamente deleteria; forse non sa che una persona a cui lo Stato ha sottratto arbitrariamente il diritto alla monetizzazione delle ferie, in estate aspetta con ansia di capire se l’anno dopo lo stesso Stato gli ha sottratto anche il diritto al lavoro.
Ma lo sa la Dott.ssa Martinez che molti attendono di capire se sia necessario, a causa dei trasferimenti, fare domanda per le Graduatorie d’Istituto in un’altra Provincia? E lo sa che tale domanda scade il 4 agosto? Perché i precari di Bologna non devono avere tale possibilità, mentre in altre e ben più popolose città non è stato così?
Chiediamo pertanto, tramite una proroga ad hoc delle Graduatorie d’Istituto, equità di trattamento affinché, sul territorio nazionale, abbiano tutti il medesimo diritto al lavoro non potendo avere, evidentemente, il medesimo rispetto da parte delle Istituzioni.