Pierpaolo Sileri, sottosegretario al Ministero della Salute, su Radio Cusano Campus, ha fatto il punto sul covid e sui futuri interventi per potenziare il Sistema Sanitario Nazionale.
“Le persone devono essere formate e la formazione del medico passa attraverso un percorso che non può essere ridotto”, sottolinea subito rispondendo a Walter Ricciardi che aveva denunciato la mancanza di personale negli ospedali. “Sono aumentate le borse di studio così come i posti nelle scuole di medicina. Stesso discorso per gli infermieri: certe figure non si trovano dietro l’angolo. Si può aprire ai medici stranieri residenti in Italia ma serve tempo. Questo è il frutto di politiche passate e necessità di bilancio che hanno portato da una parte a far quadrare i conti e dall’altra a delle carenze strutturali e di personale del sistema sanitario. I fondi che il SSN sta mettendo in più dall’inizio di questa legislature quelli del PNRR tenderanno a colmare molti problemi strutturali ma la parte formativa ha bisogno di tempo”.
Sileri ha quindi spiegato: “L’alta percentuale di vaccinati così come la circolazione di un virus che è un po’ meno temibile rispetto alla variante delta ci permettono una rimodulazione di alcune regole e la rimozione della burocrazia che oggi serve per l’uscita dagli isolamenti. Va rivista quella che è la durata del green pass per chi ha completato il ciclo vaccinale. Bisogna anche rimodulare le regole per la scuola visto che anche tra i ragazzi e le ragazze aumentano i vaccinati. I provvedimenti verranno fatti sulla base dei dati ma direi che ormai ci siamo”.
“Non credo servirà avere un obbligo per tutti- ha spiegato ancora Sileri-. Bisognerà, nel tempo, passare ad una vaccinazione per il covid fatta come quella per l’influenza, ovvero rivolgendosi soprattutto alle categorie più fragili. Anche questo però ce lo diranno i dati. Siamo in una fase di transizione ma nelle prossime settimane ci sarà un cambiamento radicale della nostra vita, un progressivo ritorno alla completa normalità”.