Silvia Costa, Presidente della Commissione Cultura e Istruzione del Parlamento Europeo, nel corso della Conferenza Internazionale “WOW! Europe Embraces MOOCs”, organizzata dalla partnership costituita dall’Università Telematica Internazionale Uninettuno e dall’Associazione delle Università Europee per l’Insegnamento a Distanza in collaborazione con oltre 20 Università Europee, ha dichiarato: “Il Parlamento Europeo si è occupato dei MOOC in questi ultimi due anni, in un rapporto del 2014. È necessario definire i Massive Open Online Courses per la creazione collaborativa di uno spazio educativo europeo. Dobbiamo investire di più nelle nuove tecnologie che consentono di raggiungere quelle zone dove l’offerta dell’istruzione è carente, dando sostegno all’internazionalizzazione e allo stesso tempo rinnovando le metodologie della formazione e dell’apprendimento”.
{loadposition bonus}
“Sarei felice che all’interno della Carta di Roma – ha aggiunto il Presidente Costa – trovasse spazio la proposta avanzata dalla Commissione Cultura e Istruzione del Parlamento Europeo, per consentire l’accesso all’e-learning e ai MOOC anche agli studenti immigrati e rifugiati. A tal fine, abbiamo approvato una risoluzione per riconoscere ai ragazzi l’accesso all’istruzione, anche in un periodo di emergenza umanitaria. L’Europa è pronta a sostenere la nuova sfida della democratizzazione dell’accesso al sapere”.
L’evento ha visto la partecipazione di Alessandro Fusacchia, Capo di Gabinetto del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, in rappresentanza del Ministro Stefania Giannini, al quale si sono uniti i Docenti delle principali Università europee e gli stakeholder del settore che hanno presentato oggi la Carta di Roma. Si tratta di un documento di indirizzo che verrà condiviso con i dipartimenti della Commissione europea competenti nel settore, dove “si stabiliscono le linee guida per lo sviluppo di MOOC europei di qualità, sulla base dei valori comuni come la trasparenza, l’efficienza, la libertà e la democrazia”.
“Ci proponiamo di dare vita ad una rete aperta di Università, con lo scopo di creare non solo un modello europeo, ma un network Euro-mediterraneo nel quale docenti e Istituzioni possano sviluppare contenuti didattici tenendo conto dei diversi Paesi di provenienza di docenti e studenti e delle differenze linguistiche e culturali”, ha concluso Maria Amata Garito, Rettore dell’Uninettuno.