Attualità

Silvio Berlusconi è morto, l’ex presidente del Consiglio se ne va all’età di 86 anni. Nei suoi Governi le criticate riforme sulla scuola di Moratti e Gelmini

Notizia dell’ultima ora, l’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi è venuto a mancare all’età di 86 anni.

Per qualche settimana è stato ricoverato al San Raffaele, poi dimesso il 30 marzo e poi ricoverato nuovamente nella giornata di mercoledì 5 aprile in terapia intensiva per problemi cardiovascolari. Dimesso il 19 maggio, il 9 giugno è stato nuovamente ricoverato.

Lo riporta Il Corriere della Sera. In mattinata, il fratello Paolo e i figli erano accorsi in ospedale, dove già si trovava Marta Fascina.

Le riforme Moratti e Gelmini sul mondo della scuola

Durante il lungo Governo Berlusconi, il mondo della scuola ha avuto diverse riforme che hanno ribaltato l’assetto dell’istruzione.

Riforma Moratti

Le riforme legislative dell’allora ministra dell’Istruzione Letizia Moratti si sono realizzate durante i governi Berlusconi II e Berlusconi III.

Tra le novità:

  • il primo atto fu la cancellazione della legge Berlinguer, la cosiddetta “riforma dei cicli”;
  • l’istruzione e la formazione professionale formata da percorsi di 3 o 4 anni e con riferimento alle regioni;
  • venne ideato lo slogan “La scuola delle tre I”: Internet, Inglese e Impresa;
  • possibilità di accesso alla scuola dell’infanzia a 2 anni e mezzo e alle elementari a 5 anni e mezzo; previsto fin dal primo anno l’insegnamento dell’inglese e dell’uso del computer;
  • l’esame di 5ª elementare viene abolito;
  • calo dei programmi ministeriali sullo studio delle discipline storia, geografia e scienze;
  • l’accesso all’Università anche per diplomati del settore professionale, ma dopo un anno integrativo ed un esame di ammissione.

Riforma Gelmini

Per quanto riguarda l’ex ministra Mariastella Gelmini, le sue riforme sono avvenute durante il governo Berlusconi IV. Com’è noto, una delle pecche che i docenti le hanno sempre imputato riguarda i notevoli tagli ai finanziamenti per l’istruzione pubblica fatti in accordo con l’allora ministro delle Finanze Tremonti.

Tra le novità:

  • Reintroduzione della figura del maestro unico con orario di 24 ore settimanali;
  • valutazione numerica decimale nella scuola primaria;
  • voto in condotta torna a fare media;
  • prova nazionale dell’Invalsi di italiano e matematica nell’esame finale di licenza media;
  • taglio delle ore di insegnamento negli Istituti tecnici e professionali, per quanto riguarda gli insegnamenti cosiddetti “di indirizzo”;
  • riordino dei licei.

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Sara Adorno

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