Home Generale Simonetta Salacone, una festa per ricordarla a due anni dalla scomparsa

Simonetta Salacone, una festa per ricordarla a due anni dalla scomparsa

CONDIVIDI

A due anni dalla scomparsa di Simonetta Salacone, la dirigente di scuola elementare della periferia di Roma, l’associazione Fusolab organizza sabato 13 aprile alle ore 19, una festa-incontro per l’anteprima del video musicale di Assalti Frontali “Simonetta” ispirato proprio ad alcuni momenti della vita di Simonetta Salacone. Sarà un’occasione per ricordare la dirigente e per riflettere su rap e la poesia come forma di educazione.

Da Dirigente e da educatrice, Simonetta Salacone, in ogni sede, si è sempre battuta in difesa dei valori che fanno della Scuola Statale un vero Servizio Pubblico: l’accessibilità, l’equità e la laicità, contro la povertà educativa, l’esclusione e l’emarginazione dei soggetti più fragili.

È stata una donna che ha sempre vissuto la scuola in difesa degli alunni e dei docenti. Laureata in lettere, è andata in pensione, dopo 43 anni di servizio, prima come docente della primaria, poi, per 31 anni come preside, gli ultimi 10 dei quali negli istituti della periferia capitolina.

Nel corso della serata del 13 aprile, verrà presentato il nuovo video e singolo della band Assalti Frontali, dedicato alla dirigente di scuola elementare.

La canzone racconta alcuni momenti della vita della mitica dirigente della scuola della periferia di Roma “Iqbal Masih” che ha fatto la storia della scuola pubblica a Roma e in Italia.

“Simonetta” è uno storytelling rap che rievoca la persona, il pensiero e l’azione di una donna che ha cresciuto generazioni di nuovi cittadini e riporta il rap alla sua natura di racconto di vita e trasmissione di valori a ragazzi che oggi lo ascoltano senza conoscerne fino in fondo le possibilità comunicative.

La prima strofa parla di Simonetta a sei anni che va scuola dalle orsoline e conosce il significato della parola “equità”, la seconda Simonetta maestra a San Basilio con il suo sogno di insegnare con una nuova didattica si scontra con una dirigente molto limitata che vorrebbe frenarla perché in alcune periferie la scuola non può niente, e lei le risponde: “Ha sbagliato mestiere: Una scuola può tutto”, nella terza diventa dirigente al Casilino dove tanti l’hanno conosciuta per aver creato una scuola all’avanguardia nell’inclusione, l’apertura e la partecipazione, oltre che per essere stata in prima fila in tutte le lotte per la difesa della formazione pubblica di qualità. Militant A nei suoi incontri nelle scuole dice spesso: “Vi immaginereste mai di scrivere una canzone per la vostra dirigente di scuola? E cosa scrivereste di positivo o negativo?”. Tanti ridono, perché vedono la scuola come una prigione da cui scappare. Poi quando parte il pezzo “Simonetta” restano colpiti dalla forza di quelle parole e intuiscono l’idea di scuola come luogo bello di crescita (che oggi sta morendo), e un’idea del rap come poesia e formazione.

La musica è del produttore Bonnot, il testo e il rap di Militant A, la parte melodica vede la partecipazione straordinaria di Filippo Andreani (considerato da molti critici il nuovo Francesco De Gregori).

Il regista del video è Stefano Cormino, le scene sono girate nel quartiere Casilino 23 (Villa De Sanctis), nella scuola Iqbal Masih e nel teatro della compagna di burattini Mangiafuoco.