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Sindacati chiedono, ma Governo propone

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• sit-in a Piazza Montecitorio a partire dalle ore 10.00
• comizio dei Segretari Generali al Teatro “Quirino”, situato nelle immediate vicinanze di Montecitorio
In particolare i sindacati chiedono:
1) Un piano pluriennale di investimenti, per allineare la spesa per istruzione e formazione alla media europea; le risorse vanno trovate aggredendo la spesa pubblica improduttiva, rendendo meno oneroso l’assetto politico istituzionale, eliminando sprechi contrastando l’utilizzo improprio delle risorse pubbliche combattendo la scandalosa evasione fiscale, intervenendo sulle rendite finanziarie.
2) Il rinnovo del contratto nazionale e il pagamento degli scatti di anzianità, a partire dall’annualità 2012, con il reperimento delle economie appostate nei bilanci del Mef e del Miur.
3) La stabilità degli organici, con l’introduzione dell’organico funzionale e pluriennale.
4) Continuità e prospettiva, a partire dal nuovo piano triennale di assunzioni, ai percorsi di stabilizzazione del personale su tutti i posti disponibili e vacanti per docenti ed ATA.
5) Un piano nazionale di formazione per docenti, personale educativo, ATA e dirigenti, sostenuto da adeguate risorse.
6) Il ripristino delle posizioni economiche orizzontali del personale ATA.
7) La risoluzione delle questioni aperte su inidonei e docenti ITP (C999 e C555) e sui pensionamenti “quota 96”.
8) Garanzia del sostegno agli alunni disabili.
Il Governo invece propone un elenco di innovazioni contenute nel punto h dell’art. 1 del disegno di legge, il cui testo ufficioso è stato reso noto da alcuni siti sindacali:
1) Riforma organica del reclutamento del personale docente, che garantisca la tutela delle diverse categorie di soggetti abilitati, mantenga l’equilibrio tra le assunzioni per concorso e gli scorrimenti di graduatoria, fermo restando il rigoroso rispetto del principio del merito, e consenta lo smaltimento del precariato, anche attraverso il ricorso al corso-concorso per l’accesso all’insegnamento presso le istituzioni scolastiche;
2) Organi collegiali della scuola, con mantenimento delle sole funzioni consultive e superamento di quelle in materia di stato giuridico del personale e di quelle rientranti nelle materie di competenza regionale;
3) Reti di scuole, con la definizione dei compiti, degli incentivi e delle forme di coordinamento;
4) Procedimenti relativi allo stato giuridico e al trattamento economico del personale della scuola, con il superamento delle disparità di trattamento e la precisa definizione dei rapporti tra le diverse fonti di disciplina pubblicistica e negoziale;
5) Contabilità delle istituzioni scolastiche;
6) Disciplina giuridica degli altri soggetti riconosciuti dall’ordinamento vigente in materia di istruzione e formazione;
7) Organizzazione delle istituzioni dell’Alta formazione artistica, musicale e coreutica e stato giuridico del relativo personale”.