Sindacati, la Cisl Scuola torna a “punzecchiare” la Flc-Cgil
Mentre a distanza di oltre sei mesi si continuano ancora ad attendere i risultati definitivi delle elezioni delle Rsu della scuola, svolte ad inizio marzo 2012, dai sindacati continuano a pervenire dichiarazioni e commenti che indicano una sostanziale conferma della tornata precedente. Con la Flc-Cgil che ha ottenuto il maggior numero di consensi (vicina al 35%), seguita dalla Cisl Scuola (tra il 25 e il 30%), dalla Uil Scuola e dallo Snals (circa il 15%) e dalla Gilda (poco più del 6%).
Ebbene, questi dati incrociati con il numero di iscritti (a prevalere in questo caso è la Cisl sulla Flc-Cgil, poi tutti gli altri) vanno a determinare la rappresentatività dei sindacati. Nelle ultime ore a commentare l’incrocio delle due “variabili” (voti Rsu e tessere di comparto) è stato il segretario della Cisl Scuola, Francesco Scrima. Secondo cui dal doppio risultato – che l’Aran dovrebbe finalmente rendere pubblico nel mese di ottobre – emerge tutta la “solidità politica e organizzativa” del suo sindacato, confermata “dalle decine di migliaia di lavoratori che in modo libero aderiscono alla Cisl, scegliendo il nostro sindacato per i suoi connotati di pluralismo e autonomia e per la determinazione con cui si impegna, in ogni contesto, a dare vere tutele ai lavoratori attraverso la propria azione di soggetto negoziale”.
Secondo Scrima “anche sul piano elettorale la forza della Cisl Scuola trova sostanziale conferma, nonostante sia stata sottoposta, prima e durante la campagna elettorale, da attacchi spesso condotti oltre i limiti della correttezza (per gli addetti ai lavoriil riferimento è alla Flc-Cgil è evidente n.d.r.). I dati elettorali, per quanto li si possa enfatizzare, – continua il leader della Cisl Scuola – non segnalano né trionfi, né débacles, imponendo piuttosto a tutti la ricerca del confronto e del dialogo, con responsabilità e senza arroganza. Nessuna organizzazione è infatti legittimata a proporsi come portavoce esclusivo della categoria, visto il modo articolato in cui questa distribuisce i suoi consensi”.
Dopo alcuni mesi di tregua, insomma, l’avvio della scuola sembrerebbe aver dato nuova linfa alla “guerra” dialettica che ha caratterizzato la politica sindacale di Cisl e Cgil, anche a livello di confederazione nazionale, dell’ultimo triennio.