A proposito del contratto sulla mobilità i sindacati iincominciano a parlare di un buon andamento della trattativa.
A leggere i comunicati sindacati delle ultime ore par di capre che la trattativa per la mobilità 2016/16 è arrivata ormai alla stretta finale.
Nella rete, come era facilmente prevedibile, cresce la polemica nei confronti delle organizzazioni sindacali: si va dai suggerimenti (“Sarebbe meglio non firmare”) agli appelli (“Non firmate, per carità”), alle “minacce” (“Se firmate restituiremo la tessera”) fino agli insulti (“Venduti !!”, ma anche peggio).
I sindacati, per parte loro, stanno cercando di spiegare che si sta lavorando per limitare i danni e che comunque finora sono già state ottenute anche alcune deroghe alla legge.
Ma è proprio il caso di rimarcare la vittoria (vera o presunta che sia) e soprattutto mettere nero su bianco le deroghe concesse dal Ministero?
E’ ovvio che rimarcare questo aspetto serve a dimostrare agli insegnanti che i sindacati stanno facendo tutto il possibile per ottenere qualche risultato positivo per la categoria, ma, al tempo stesso, si rischia di “mettere la pulce nell’orecchio” ai funzionari del MEF e della Funzione Pubblica che dovranno dare il via libera alla firma definitiva del contratto.
Come abbiamo già più volte spiegato, infatti, le norme ante 2009 che consentiva di modifcare disposizioni di legge per via contrattuale non sono più in vigore e la Funzione Pubblica potrebbe benissimo bloccare una ipotesi di contratto in cui sono contenute deroghe alla legge.
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