Contratti

Sindacati, nuovi contratti o via alle azioni protesta

I sindacati alzano la voce e minacciano azioni di protesta in tutta Italia se il Governo non aprirà in tempi rapidi, tramite l’Aran, la trattativa per il rinnovo del contratto della scuola, scaduto dal 2009.

Lo chiedono con forza le quattro sigle Flc-Cgil, Cisl scuola, Uil scuola e Snals, che si sono riunite il 4 ottobre a Roma per concordare una strategia comune. I confederali chiedono di dare attuazione all’accordo firmato il 30 novembre a palazzo Vidoni con il ministro Marianna Madia ma anche il ripristino del potere di acquisto dei salari, il mantenimento degli scatti di anzianità, più risorse per la valorizzazione della professionalità e l’aumento non inferiore a 85 euro interamente inserito su tabellare, così come i bonus scuola e formazione da  contrattualizzare.

PRIMO PASSO: APRIRE LE TRATTATIVE

Primo passo, però, indispensabile per l’apertura delle trattative è lo sblocco dell’atto di indirizzo inviato al Mef che ne starebbe valutando le coperture economiche. In questa fase sarà avviata una campagna di assemblee in tutte le scuole e si sta preparando un’iniziativa pubblica il 18 novembre a Barbiana, in coincidenza con il 50° anniversario della morte di don Milani, con marce di sensibilizzazione in diverse città italiane, “ma non sono escluse altre forme di protesta” compreso uno sciopero generale.

“La situazione nella scuola é esplosiva, c’è molta frustrazione negli operatori e il fatto che l’atto di indirizzo sia fermo conferma che il Governo sottovaluta l’importanza della scuola italiana”, ha spiegato Fancesco Sinopoli segretario generale Cgil Scuola.

“Questa non è una battaglia sindacale ma culturale – ha rivendicato Pino Turi della Uil –  il governo si attivi subito, noi ci muoveremo sulla base degli atti concreti che vedremo non più sulle promesse”.

E Elvira Serafini dello Snals ha sottolineato che “la scuola non è merce di scambio in campagna elettorale e un segnale concreto si vedrà già nella legge di bilancio dove dovranno essere disponibili risorse aggiuntive”.

Al momento “le buone intenzioni del ministro Fedeli – ha sottolineato Ivana Barbacci della Cisl –  non si sono concretizzate visto che il Mef trattiene a sé le decisioni più significative relative alle risorse”.

Luca Protettì

Articoli recenti

Compie 100 anni la Scuola Ebraica Elementare ‘Vittorio Polacco’: ha istruito tutti i bambini (non solo ebrei) e presto raddoppierà col liceo

La Scuola Ebraica Elementare 'Vittorio Polacco' di Roma ha compiuto i suoi primi 100 anni:…

25/11/2024

Bruciare una foto non è solo un oltraggio alle istituzioni, è anche una rinuncia alla nostra civiltà

E’ successo di nuovo. Un’altra fotografia del Ministro Valditara è stata bruciata, a Roma, davanti…

24/11/2024

Educazione affettiva scuola, l’80% degli italiani sarebbe d’accordo: lo dice lo studio non profit “Prima che sia troppo tardi”

Per otto italiani su dieci la violenza di genere è un fattore preoccupante: ritengono infatti…

24/11/2024

Concorsi per l’insegnamento della musica: non mancano le stranezze

Appartengo alla comunità di Docenti di Musica che segue indirettamente, in quanto già in ruolo…

24/11/2024

Sul “caso di Terlizzi” ci sono le precisazioni dell’avvocato della madre: si tratta di un “decreto penale di condanna” e non di una “sentenza di condanna”

L’ Avvocato Corrado Bonaduce, in qualità di difensore di fiducia della “donna terlizzese”, cui fa…

24/11/2024

Educazione affettiva e sessuale, un processo lungo e delicato

Egregio Direttore, mi capita spesso di leggere gli articoli sul suo giornale, le invio perciò…

24/11/2024