Le Segreterie Regionali delle OOSS rappresentative del comparto Scuola ieri, 19 giugno 2023, hanno tenuto un presidio in Piazza SS Apostoli, Roma, nel corso del quale una delegazione è stata ricevuta in Prefettura, da un dirigente, in rappresentanza del Prefetto di Roma. L’incontro era stato richiesto dalle stesse OOSS, con l’intento di illustrare al Governo, per il tramite del Prefetto, la grave situazione dell’Ufficio Scolastico Regionale del Lazio, per il perdurante ritardo nella nomina del nuovo Direttore Regionale, la cui sede è vacante dal mese di aprile.
Le OOSS hanno sottolineato che, tradizionalmente, il periodo estivo è cruciale per l’avvio dell’anno scolastico che inizia nel mese di settembre. Al di là degli adempimenti finali, ossia gli esami di Stato in corso nella scuola secondaria, che necessitano di un’attenta opera di assistenza e monitoraggio, nel corso dell’estate gli uffici sono chiamati a gestire la mobilità annuale del personale della scuola (utilizzazioni e assegnazioni provvisorie), le nomine in ruolo, il conferimento degli incarichi dei dirigenti scolastici, l’attribuzione delle supplenze annuali, tutte operazioni rese particolarmente complesse dalle dimensioni stesse del sistema scolastico regionale, che impiega, con oltre 700 istituzioni, circa il 10% dell’intero organico del personale dell’Istruzione. Tutto ciò mentre le scuole sono nel contempo impegnate anche nella delicata gestione delle iniziative legate al PNRR.
La situazione di vacanza della sede impedisce un’azione amministrativa efficace ed efficiente, che può essere attuata solo nella pienezza dei poteri connessi alla qualifica apicale del sistema, il quale, giova ricordare, è ulteriormente penalizzato dai tanti vuoti di organico che affliggono gli uffici da anni, come più volte denunciato dalle OOSS della Funzione Pubblica e della Scuola. Purtroppo, il ritardo nell’avvicendamento dei dirigenti generali sembra essere una costante del (mal)funzionamento dell’Amministrazione Scolastica.
Analoga situazione si verificò al momento della nomina del Direttore il cui mandato è appena scaduto. I ritardi e le difficoltà che conseguono a tale situazione sono, per la scuola laziale, un ulteriore elemento di penalizzazione e difficoltà, oltre quelli che lo affliggono strutturalmente. Non sembrano esistere motivazioni valide per spiegare questa condizione, se non la necessità di perseguire equilibri sul piano politico che prescindono dagli interessi della cittadinanza e del servizio.
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