Come abbiamo anticipato, oggi 18 novembre sin dalle 8:30 del mattino il Ministero dell’Istruzione presiede l’incontro con i sindacati scuola. La novità consiste nel fatto che all’ultimo momento le sigle Flc Cgil e Uil, che avevano avvertito di non essere presenti, in quanto è già in corso la mobilitazione del mondo scolastico per l’insoddisfazione circa le misure scuola in legge di bilancio, si sono presentate all’incontro, sebbene in modalità di semplice ascolto o quasi. Da fonti della Tecnica della Scuola, infatti, pare che il sindacato di Francesco Sinopoli si sia limitato alla lettura delle ragioni della mobilitazione.
Tra queste ragioni, in particolare, la mancanza di solidi investimenti per l’adeguamento stipendiale del personale docente: In questo quadro – leggiamo sul comunicato Flc Cgil – gli interventi che riguardano la scuola non solo sono lontani dai grandi investimenti più volte evocati ma sono un autentico schiaffo per un milione e duecentomila lavoratori e alle esigenze delle scuole. Il patto per la scuola prevedeva risorse specifiche e aggiuntive per il rinnovo del contratto. La legge di bilancio ne introduce pochissime e nel modo sbagliato con un fondo intitolato alla dedizione nuova unità di misura di conio draghiano. Dopo il metro e il chilo ora abbiamo la dedizione. Una trovata infelice per molti, il riferimento alla dedizione, su cui ieri è intervenuta anche Valentina Aprea (deputata di Forza Italia) dichiarando: “L’idea di legare gli aumenti stipendiali alla dedizione all’insegnamento è terribile, mi auguro che il Parlamento cancelli subito questa espressione inserita da non si sa chi nell’articolo 108 della legge di bilancio”.
E un ulteriore affondo, Flc Cgil lo compie sul tema dei contratti dell’organico Covid non rinnovati per il personale Ata: Ugualmente incredibile lo stanziamento di 300 milioni di euro per prorogare i contratti covid solo per il personale docente come se non sapessero che le risorse sono state utilizzate in gran parte per assumere collaboratori scolastici ossia il personale che non è destinatario delle proroghe previste. Un tema, questo, sul quale ieri tuttavia si è espressa la sottosegretaria all’Istruzione Barbara Floridia, dando rassicurazioni in proposito.
Cisl scuola
Presente a pieno titolo all’incontro con il Ministero la Cisl scuola, sebbene anche questa sigla sindacale rivendichi le stesse questioni delle altre. Dichiara la segretaria generale CISL Scuola, Maddalena Gissi, al Messaggero: Il testo della legge di bilancio trasmesso alle Camere lascia, per quanto riguarda la scuola, profondamente insoddisfatti e delusi rispetto alle grandi aspettative che ripetuti annunci del Governo, e soprattutto gli impegni sottoscritti nel Patto del 24 agosto, avevano suscitato. Poiché è del tutto evidente che una rinnovata centralità delle politiche su istruzione e formazione passa attraverso un livello accresciuto di investimenti, colmando il divario che separa l’Italia da altri Paesi europei e non solo, si dimostrano del tutto carenti e contraddittorie molte delle misure inserite nel disegno di legge, ancora una volta piegate alla logica di interventi a costo zero che finiscono per comprometterne del tutto l’efficacia. È il caso delle disposizioni volte a ridurre il numero di alunni per classe, legate a forme di compensazione del tutto artificiose per bilanciare i posti in più concessi ad aree di forte disagio socioeconomico attingendo a quelli che si liberano, per il turnover, in altri ordini di scuola e/o in altre province. Una contestazione, questa, mossa anche dalla ex ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina.
Tra i sindacati, quindi, vi sono eguali analisi della situazione ma importanti distanze sul fronte dei metodi d’azione.