I sindacati della Scuola sono molto scontenti della nuova Ministra dell’istruzione On.Lucia Azzolina e lo hanno scritto direttamente al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, inviando la lettera anche alla Ministra, ma solo “per garbo istituzonale”, come afferma la segretaria nazionale della Cisl Scuola Maddalena Gissi.
I sindacati lamentano il fatto che gli ultimi corsi di abilitazione risalgono ormai al lontano 2014 e, da allora, decine di migliaia di docenti precari vengono assunti ogni anno dalla terza fascia d’istituto e addirittura con la Mad, la messa a disposizione, utilizzata essenzialmente dai neolaureati e non solo.
Impietosi sono i numeri messi in evidenzia dai sindacati: dei 187.865 supplenti, assunti quest’anno con contratto annuale al 30 giugno o al 31 agosto, più della metà sono saliti in cattedra prividella relativa abilitazione.
È una situazione che non può continuare: “Sono comunque loro, nel bene e nel male, a tenere in piedi il sistema scolastico” affermano i sindacati.
La linea comune dei sindacati Flc Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda Unams è quella di battersi per la valorizzazione maturata in classe e per la richiesta di percorsi abilitanti.
C’è poi il problema, evidenziato più volte dai sindacati in queste settimane, degli insegnanti di sostegno senza titolo con almeno tre anni di insegnamento ma che non hanno svolto un anno di servizio sulla disciplina.
Se non saranno accolte le istanze delle organizzazioni sindacali, visto che al momento la richiesta sindacale, rivolta al Presidente Conte e al Ministro Azzolina di inserire un emendamento specifico in “milleproroghe” è saltata alla Camera, migliaia di insegnanti di sostegno, reclutati in questi anni con il meccanismo delle graduatorie incrociate e che hanno garantito un servizio agli alunni diversamente abili, rimarranno al palo, cioè non potranno partecipare al concorso straordinario neppure ai soli fini abilitativi.
Anche sul rinnovo contrattuale i sindacati sono sul piede di guerra, lo hanno espresso in vari comunicati stampa, perché gli aumenti previsti fanno leva soprattutto sull’abbattimento del cuneo fiscale.
Molti dunque i fronti aperti tanto che la viceministra all’Istruzione Anna Ascani e la responsabile nazionale scuola del PD Camilla Sgambato, hanno pubblicamente auspicato la riapertura del tavolo di confronto con i sindacati più che necessario in un momento tanto delicato.
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